Dove lavora? Ambienti e organizzazione

Settore pubblico

università e enti pubblici di ricerca

Settore privato

enti privati di ricerca, imprese industriali e di servizi profit e non profit

Nel 2013 il 41% dei ricercatori lavorava in imprese private, il 17% in imprese pubbliche e il 39% in università.

 

La maggior parte delle attività di ricerca in ambito privato si concentra in poche organizzazioni di grandi dimensioni.

 

Il luogo di lavoro cambia a seconda della disciplina di riferimento. Se si opera in ambito chimico, fisico o biologico l’attività può svolgersi sul campo o all’interno di laboratori. Analogamente nel caso delle scienze sociali (economia, sociologia, ecc.) si lavora sul campo o con l’ausilio di  di strumenti informatici per l’elaborazione di dati. In ambito umanistico (lettere, filosofia, ecc.) la ricerca si realizza invece in istituti, biblioteche o musei, ecc..

La professione del RICERCATORE è presente ed è regolamentata in molti Paesi europei e la libera circolazione viene garantita dal Decreto Legislativo n. 115 del 1992, modificato dal Decreto Legislativo n. 277 del 2003. I cittadini italiani che hanno conseguito un titolo universitario in Italia e vogliono esercitare la professione in un altro Paese comunitario devono presentare domanda di riconoscimento del titolo all’autorità competente del Paese estero.