Quali norme regolano la professione

Ai fini occupazionali l'art.29 del D.Lgs. 24.1.2004 n.42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) identifica espressamente i ruoli professionali relativi ad attività complementari al restauro e conservazione dei beni culturali all'interno dei quali si colloca la qualifica di ESPERTA/O IN DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI risultante dall'ottenimento di laurea magistrale nella Classe LM-11 in Scienze per la Conservazione dei Beni Culturali.

La più recente Legge 22 luglio 2014, n. 110, all’Art. 9 -bis  – Professionisti competenti ad eseguire interventi sui beni culturali – definisce, che “gli interventi operativi di tutela, protezione e conservazione dei beni culturali nonché quelli relativi alla valorizzazione e alla fruizione dei beni stessi sono affidati alla responsabilità e all’attuazione, secondo le rispettive competenze, di archeologi, archivisti, bibliotecari, demo-etno-antropologi, antropologi fisici, restauratori di beni culturali e collaboratori restauratori di beni culturali, esperti di diagnostica e di scienze e tecnologia applicate ai beni culturali e storici dell’arte, in possesso di adeguata formazione ed esperienza professionale”.

 

La Legge 22 luglio 2014, n. 110 prevede inoltre l’istituzione di Elenchi nazionali dei professionisti competenti (che non costituiscono però un Albo professionale) ad eseguire interventi sui beni culturali presso il Ministero dei beni e delle attività e del turismo. Gli elenchi dovevano essere individuati da decreto interministeriale da adottare entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge, fatto che tuttavia non si è realizzato.

Livello EQF

VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici