Dove lavora? Ambienti e organizzazione

Il TECNICO FAUNISTICO può lavorare in:

SOCIETA’ DI CONSULENZA

 

composte da professionisti che offrono i loro servizi a Enti Pubblici o privati, in ambito ambientale

 

 

AZIENDE PUBBLICHE

 

quali Enti Parchi, Assessorati competenti delle Province, Regioni, ecc…

 

 

ENTI GESTORI DELLE ATTIVITA’ VENATORIE

 

quali Comprensori alpini (C.A.), Ambiti Territoriali di Caccia (A.T.C), Aziende faunistiche venatorie (AFV) e Aziende Agrituristiche venatorie

 

 

SOCIETA’ DI CONSULENZA

Le società di consulenza realizzano progetti faunistici ambientali avvalendosi del lavoro di professionisti quali ingegneri, architetti, naturalisti, agronomi, forestali e tecnici faunistici.

Il TECNICO FAUNISTICO interviene nella progettazione e realizzazione delle Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA) analizzando nello specifico le interazioni tra fauna e opere antropiche.

AZIENDE PUBBLICHE

Il TECNICO FAUNISTICO impiegato negli Assessorati competenti delle Province e delle Regioni può occuparsi della pianificazione e gestione delle attività riguardanti la fauna di interesse venatorio o comunque “problematica” o avere funzioni di vigilanza e controllo dell’osservanza delle leggi sulla caccia e la pesca.

Negli Enti Parchi, invece, si occupa della gestione faunistica con funzione conservativa, pianificando censimenti, catture, traslocazioni, reintroduzioni, controllo della fauna.

Inoltre, si potrà anche occupare di progetti di educazione ambientale volti ad aumentare la conoscenza delle risorse naturali e della loro importanza.

ENTI GESTORI DELLE ATTIVITA’ VENATORIE

La legge italiana demanda a strutture pubbliche (A.T.C/C.A) o private (A.F.V., A.T.V.) la gestione faunistico venatoria.

Il TECNICO FAUNISTICO si occupa di progettare e pianificare la gestione faunistico venatoria (organizza i censimenti, ne valuta i risultati, cura i rapporti con gli enti pubblici, propone piani di prelievo e di miglioramento ambientale e, nei C.A e A.T.C verifica il prelievo).

Talvolta, si occupa anche del rilievo dei danni agricoli causati dalla fauna selvatica e dell’attuazione di interventi difensivi volti a prevenirlo.