Attività e competenze

ATTIVITA'

COMPETENZE

RISULTATI

Studia, progetta e pianifica la conduzione di sopralluoghi

  • studiare e applicare le normative tecniche di riferimento
  • acquisire la documentazione relativa a permessi e autorizzazioni
  • pianificare sopralluoghi e interventi

Piano di attività ispettiva

Effettua i sopralluoghi

  • prendere visione dello stato dei luoghi di lavoro
  • effettuare controlli documentali e  interrogatori
  • ricercare i determinanti dei fattori di rischio
  • individuare aspetti critici
  • valutare il rischio chimico, fisico e biologico nell'ambito dell'attività professionale e nei processi produttivi
  • verificare le procedure di autocontrollo e di monitoraggio dei processi
  • verbalizzare non conformità rispetto alle normative relativamente a manutenzione e strutture
  • collaborare con le altre professionalità coinvolte nel processo, dai medici igienisti ai tecnici di laboratorio

Verbale di sopralluogo contenente:

  • determinanti dei fattori di rischio
  • non conformità relative a manutenzione a strutture
  • inadeguatezze dei sistemi di automonitoraggio
  • fotografie, appunti, documenti
  • richiesta di campionamento o rilievi di prodotti o sostanze

Effettua campionamenti o rilievi sul campo

  • effettuare campionamenti su prodotti, materie prime, acqua, emissioni
  • effettuare rilievi fonometrici e del suolo
  • sottoporre rilievi e campionamenti ad analisi di laboratorio di tipo chimico e biologico

Verbale di campionamento e di rilevazione

Valuta gli esiti

  • valutare gli esiti delle analisi di laboratorio e dell'ispezione
  • comminare sanzioni amministrative o penali in base al tipo di non conformità rilevata
  • chiarire con il soggetto ispezionato i motivi della sanzione e della necessità di intervenire sui sistemi di sicurezza
  • comunicare al soggetto ispezionato le modalità per intervenire sui propri sistemi di sicurezza e prevenzione

Verbale di consulenza

Prescrizione

Sanzione

Denuncia

Collabora alla predisposizione di piani d'intervento per la riduzione dei rischi

  • utilizzare la metodologia di analisi del processo di gestione del rischio
  • favorire l'adeguamento dei comportamenti agli indicatori di verifica per ridurre le situazioni di rischio o pericolo
  • trasferire la conoscenza della normativa comunitaria e italiana alla realtà aziendale e imprenditoriale
  • educare alla tutela della sanità pubblica e dell'ambiente

Piani di controllo

 

Piani di intervento di adeguamento alle normative

Realizza attività e percorsi di aggiornamento e contribuisce alla formazione dei nuovi tecnici e all'educazione dei cittadini in materia di sicurezza

  • rilevare e interpretare i bisogni professionali del gruppo di lavoro in relazione agli aggiornamenti normativi
  • aggiornarsi sui cambiamenti normativi
  • predisporre incontri formativi
  • partecipare ad attività di autoformazione e acquisire crediti ECM (educazione continua in medicina)
  • svolgere attività di formazione e tutorato nei confronti dei giovani TPALL
  • promuovere la salute e la tutela dell'ambiente ed i comportamenti volti alla salvaguardia delle stesse attraverso incontri pubblici e campagne di comunicazione

Crediti ECM

Crescita professionale dei giovani TPALL, incontri/ campagne di comunicazione per sensibilizzare i cittadini

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • Normative specifiche relative al proprio ambito d'intervento
  • Tecniche e strumenti di determinazione e misura del rischio
  • Tecniche di gestione del rischio
  • Tecniche di campionamento e delle procedure di calcolo e analisi delle sostanze rilevate

 

  • Elementi di igiene e sicurezza degli allevamenti e di produzioni animali
  • Elementi di prevenzione in ambito sanitario
  • Inquinanti atmosferici (origine ed effetti)
  • Influenza delle condizioni meteorologiche sulla qualità di aria, acqua. terreno
  • Tecniche di produzione, manipolazione e somministrazione degli alimenti
  • Processi industriali
  • Uso delle macchine e installazione di attrezzature

Conoscenze generali

  • Elementi di biologia
  • Elementi di chimica
  • Elementi di fisica
  • Elementi di microbiologia
  • Diritto del lavoro
  • Comunicazione ed educazione nella prevenzione

 

  • Statistica
  • Informatica
  • Organizzazione aziendale

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • Applicare tecniche di analisi degli ambiti di intervento
  • Utilizzare metodi e strumenti appropriati a ciascuna indagine
  • Applicare tecniche appropriate di esecuzione dei prelievi

Abilità generali principali

  • Essere in grado di monitorare la propria attività rispetto a criticità organizzative ed errori
  • Essere in grado di riconoscere e segnalare tempestivamente errori e disfunzioni
  • Applicare tecniche di interazione col cliente

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Accuratezza

operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro

Affidabilità

mostrare integrità ed essere responsabili di se stessi, agire eticamente, essere irreprensibili, costruire intorno a sé un clima di fiducia, ammettere i propri errori, rispettare gli impegni assunti

Collaborazione-Cooperazione

lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse

Determinazione nell’agire

decidere con prontezza, anche a fronte di informazioni scarse e/o indefinite, nell’ambito delle responsabilità assegnate

Orientamento al cliente/utente

anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso

Percorso formativo formale

Il corso di laurea triennale in Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro abilita all'esercizio della professione.

Per esercitare la professione è obbligatorio però iscriversi all'albo dei tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, istituito dal DM 13 marzo 2018.

L’accesso al settore pubblico avviene mediante concorso, cui può accedere solo chi è in possesso della laurea triennale e iscritto all'albo. Dopo sei mesi di prova, al momento dell’assunzione il TPALL ottiene dal Direttore generale dell'Asl (che di fatto è il suo datore di lavoro) la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria (qualifica di particolare rilievo se si pensa che tra i Carabinieri solo gli Ufficiali sono UPG). La qualifica di UPG per i TPALL è prevista dagli articoli 55 e 57 del Codice di Procedura Penale.

 

Inoltre, ai TPALL che fanno parte dello SPRESAL viene rilasciata un’autorizzazione del Prefetto che attribuisce il potere di prescrizione* e diffida** in relazione alle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro (ex art. 21 legge 689/81).

 

* mezzo con cui l’ordinamento giuridico opera l’estinzione dei diritti quando il titolare non li esercita entro il termine previsto dalla legge

** cioè la possibilità di avvertire il soggetto che se continua a praticare determinate azioni contrarie alla normativa metterà in atto azioni sanzionatorie

Percorso formativo consigliato

Una volta conseguita la laurea triennale in Tecniche della prevenzione nei luoghi e negli ambienti di lavoro è consigliabile frequentare un Master di primo livello nell'ambito di interesse (sanità pubblica, sicurezza sul lavoro, igiene degli alimenti, igiene veterinaria). I master specialistici sono in grado di aumentare le conoscenze e le competenze specifiche del Tecnico rendendo la figura professionale più appetibile sia presso gli enti pubblici sia nel settore privato.

Altra strada possibile è quella di frequentare un Master in coordinamento, ufficialmente spendibile soltanto presso gli enti pubblici e in particolare nelle ASL: infatti nelle ASL esiste la funzione di Coordinatore dei servizi sanitari, che può essere ricoperta soltanto da chi è in possesso del Master.

Il conseguimento della laurea magistrale arricchisce il bagaglio di conoscenze del TPALL e potrebbe consentire l'accesso alle posizioni dirigenziali nel settore pubblico. Attualmente queste posizioni sono prevalentemente occupate dai medici nelle ASL del territorio di Torino, ma qualora avvenissero cambiamenti istituzionali potrebbero aprirsi nuove opportunità per i laureati magistrali.

Come si sviluppa la carriera?

Nel settore pubblico il TPALL può aspirare alla carriera di Coordinatore, conseguendo il Master in coordinamento, o di Dirigente, conseguendo la laurea magistrale.

Nel settore privato la laurea triennale in Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro consente di accedere al ruolo di Responsabile della sicurezza (RSPP), di cui alla sezione “Dove lavora/aziende private”.