Attività e competenze

ATTIVITÀ
COMPETENZE

Esame e valutazione dello stato di degrado e della necessità di intervento

  • Ricercare documentazione per la ricostruzione storico-culturale del bene
  • Studiare, analizzare e interpretare, in collaborazione con altre professionalità, i dati relativi a materiali costitutivi, tecniche esecutive e stato di conservazione dei beni
  • Valutare l’incidenza delle condizioni ambientali sul degrado

Progettazione dell’intervento

  • Definire la tipologia di interventi  da effettuare anche alla luce di valutazioni  dei rischi connessi all’intervento (progetto esecutivo)
  • Valutare i vincoli normativi
  • Valutare metodi e strumenti
  • Pianificare tempi di realizzazione
  • Redigere le schede tecniche previste dalla normativa di settore e dalla normativa sugli appalti pubblici in relazione all’intervento da attuare

Intervento conservativo o di restauro – anchein collaborazione con gli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro

  • Eseguire i trattamenti conservativi e di restauro
  • Verificare la congruità e la corretta esecuzione dei lavori
  • Coordinare le attività degli addetti ai lavori
  • Interagire con altri professionisti dei Beni Culturali (Storici dell’Arte, Esperti Scientifici, Architetti ...)
  • Redigere relazioni tecniche delle varie fasi del restauro e/o linee guida per la cura e la manutenzione

Ricerca, sperimentazione, didattica Documentazione e divulgazione - svolge attività di ricerca, sperimentazione e didattica nel campo della conservazione

  • Sperimentare materiali, apparecchiature e metodologie di intervento di restauro e conservazione
  • Curare la progettazione e la realizzazione di programmi educativi riferiti ai temi di propria competenza e dei materiali didattici ed editoriali ad essi attinenti
  • Gestire l’eventuale attività didattica e di comunicazione relativa ai contenuti e agli strumenti professionali specifici

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • Attività pratico-laboratoriali di restauro
  • Archeologia classica e medievale
  • Biologia applicata al restauro
  • Chimica dei beni culturali e del restauro
  • Disegno e documentazione grafica
  • Fisica applicata ai beni culturali
  • Materiali lapidei
  • Materiali per la conservazione ed il restauro
  • Metodi fisici per il restauro
  • Mineralogia applicata ai beni culturali
  • Principi e tecniche di controllo ambientale
  • Progettazione interventi
  • Storia dell’arte e dell’architettura
  • Tecnologia e conservazione dei manufatti lignei
  • Tecnologie informatiche e multimediali applicate alla tutela e al restauro
  • Teoria e storia del restauro

Conoscenze generali

  • Economia aziendale
  • Legislazione dei beni culturali
  • Museologia
  • Lingua inglese lingua straniera (livello tecnico scientifico)

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • Applicare – anche in collaborazione con altre professionalità - criteri di studio, analisi, interpretazione dei dati relativi a materiali costitutivi, tecniche esecutive, stato di conservazione dei beni
  • Applicare criteri di valutazione degli strumenti, delle tecniche e delle metodologie per il restauro
  • Applicare metodiche e tecniche di restauro
  • Sperimentare nuovi materiali, apparecchiature e metodologie di intervento di restauro e conservazione
  • Curare attività didattiche e divulgative nel campo della conservazione e restauro dei Beni Culturali
  • Applicare criteri di valutazione dei tempi e delle modalità di esecuzione di un intervento

Abilità generali principali

  • Applicare tecniche di verifica delle procedure e delle normative
  • Gestire le interazioni con altri professionisti
  • Coordinare le attività degli addetti ai lavori
  • Applicare procedure di redazione di relazioni tecniche su interventi effettuati
  • Applicare standard di qualità e sicurezza
  • Utilizzare dispositivi di protezione individuale

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Accuratezza

operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro

Collaborazione-Cooperazione

lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse

Percorso formativo formale

Per accedere alla professione di RESTAURATORE è necessario conseguire il titolo di laurea magistrale in Conservazione e restauro dei beni culturali - abilitante ai sensi del D.Lgs n.42/2004 - (LMR/02).

Il percorso formativo interdisciplinare si basa su materie umanistiche, scientifiche e tecniche e prevede l'approfondimento delle tecniche artistiche viste anche nel loro contesto storico, dei materiali e metodi per la loro conoscenza e conservazione, e del controllo e prevenzione dei processi di degrado.

L’offerta formativa tiene conto di una pluralità di percorsi formativi (attivabili o meno a seconda delle opportunità). L’Università di Torino offre i seguenti percorsi:

  1. Materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell'architettura
  2. Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile, Manufatti scolpiti in legno, Arredi e strutture lignee, Manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti
  3. Materiali e manufatti tessili e pelle
  4. Materiali e manufatti ceramici e vitrei, Materiali e manufatti in metallo e leghe
  5. Materiale librario ed archivistico, Manufatti cartacei e pergamenacei, Materiale fotografico, cinematografico e digitale

 

il DM 87/2009, tuttavia, prevede anche il seguente percorso (non offerto dall’Università di Torino): Strumenti musicali - Strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici.

Per ulteriori e più precise informazioni si rimanda, quindi, al sito del corso di laurea offerto dall’Università di Torino (si guardi il Manifesto deglli Studi).

Percorso formativo consigliato

       

Come si sviluppa la carriera?

Interessanti occasioni occupazionali sono legate anche a settori di nicchia come il restauro di manufatti tessili o manufatti in ceramica, vetro e metalli. Sono frequenti anche le opportunità di lavoro all’estero dove i restauratori italiani sono molto apprezzati per la loro preparazione professionale.