Quali sono le condizioni di lavoro?

Le responsabilità del CONSULENTE FINANZIARIO nei confronti del cliente risiedono nell’analizzare accuratamente la sua situazione economico-finanziaria, nel suggerirgli strumenti adeguati alle sue esigenze di risparmio, nell’informarlo in modo corretto e completo circa le caratteristiche dei prodotti, le condizioni offerte e le obbligazioni reciproche. È inoltre tenuto ad assistere il cliente nella fase successiva alla stipulazione del contratto, riadattando rapidamente il mix di strumenti finanziari nel caso in cui vi siano variazioni delle condizioni di mercato o delle necessità manifestate dal cliente stesso.

Il CONSULENTE FINANZIARIO ABILITATO ALL'OFFERTA FUORI SEDE, lavorando per un istituto specifico, propone e vende esclusivamente i prodotti offerti dal proprio istituto. Nei confronti dell’istituto di credito, SIM o SGR per cui opera, la sua responsabilità risiede essenzialmente nel raggiungere i risultati commerciali stabiliti dalla direzione di anno in anno.  E’ molto spesso un lavoratore autonomo (operando come "agente collegato"), soggetto a un contratto di tipo professionale definito secondo modalità che variano da istituto a istituto. È necessaria la partita IVA e la retribuzione è commisurata al volume di affari conclusi e secondo gli accordi stipulati. Il reddito è costituito dalla compresenza di una parte fissa e di una variabile.

Il CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO al contrario, se è libero professionista, propone e vende i prodotti finanziari che ritiene più vantaggiosi sul mercato. Come nella maggior parte delle professioni autonome, controlla liberamente le modalità, il luogo e il tempo di esecuzione dell’attività, senza un orario fisso di lavoro; è dunque necessaria la flessibilità nell'organizzare e gestire la propria attività secondo orari non predefiniti. È remunerato mediante la parcella del proprio cliente.