Attività e competenze
ATTIVITÀ | COMPETENZE |
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Progetta i percorsi didattici-educativi |
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Gestisce l'andamento del percorso educativo-didattico e delle lezioni |
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Supporta il benessere degli allievi e monitora il clima di classe |
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Nell’ambito del progetto didattico-educativo, adempie agli impegni amministrativi e mantiene le relazioni con colleghi o altre figure professionali (per esempio, professionisti dei servizi sociali ed educativi) e genitori degli studenti |
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Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- conoscenza delle discipline di insegnamento
- metodologie e tecniche didattiche
- tecnologie per l’educazione strumenti informatici e (audiovisivi) conoscenze multimediali per la didattica
- tecniche di comunicazione verbale e non verbale
- pedagogia speciale e didattica dell’inclusione
- conoscenze di conduzione dei gruppi, con specifico riferimento ai gruppi classe
- legislazione e normativa scolastica (inclusa sui bisogni educativi speciali)
Conoscenze generali
- pedagogia
- psicologia
- antropologia
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- Applicare metodologie di pianificazione e progettazione didattica
- Elaborare programmi didattici e selezionare metodologie adeguate
- Elaborare ed utilizzare prove di apprendimento per diverse finalità (per esempio, test d’ingresso, prove in itinere e conclusive)
- Elaborare programmi educativi e formativi personalizzati e differenziati
- Saper lavorare con classi eterogenee
- Utilizzare applicazioni didattiche informatiche e audiovisive
- Applicare tecniche di osservazione ed ascolto
- Applicare tecniche di gestione d’aula
- Utilizzare strumenti e strategie per l’autoaggiornamento e l’autoformazione personale
Abilità generali principali
- Applicare metodi e tecniche di comunicazione differenziata in base al tipo di interlocutore (per esempio, studente, famiglia, colleghi, dirigenti scolastici)
- Applicare tecniche di comunicazione verbale e non verbale allo scopo di suscitare l’attenzione degli studenti (per esempio, gestione della voce, della gestualità…)
- Utilizzare tecniche di gestione delle dinamiche di gruppo
- Utilizzare tecniche di gestione dei conflitti
- Applicare tecniche di redazione di report di valutazione di attività
- Applicare tecniche di rendicontazione delle attività svolte
- Lavorare in equipe multiprofessionali e multidisciplinari (i professori devono sapersi confrontare per esempio con assistenti sociali, personale medico ed assistenziale delle ASL, educatori territoriali…)
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Flessibilità-Adattabilità
modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
Orientamento all’innovazione e al cambiamento
essere aperti a idee e approcci nuovi, saper individuare e cogliere le opportunità, non temere l’errore ma piuttosto viverlo come un’occasione di apprendimento e miglioramento
Creatività
ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione
Orientamento al cliente/utente
anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso
Affidabilità
mostrare integrità ed essere responsabili di se stessi, agire eticamente, essere irreprensibili, costruire intorno a sé un clima di fiducia, ammettere i propri errori, rispettare gli impegni assunti
Propensione all’ascolto e al dialogo
essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico
Valorizzazione degli altri
concorrere allo sviluppo delle persone, far emergere le esigenze di crescita dando rilievo alle abilità di ciascuno; favorire l'apprendimento e lo sviluppo a lungo termine con un appropriato livello di analisi dei bisogni, di riflessione, di impegno; facilitare l’assunzione di responsabilità dei collaboratori valorizzandone le potenzialità
Autocontrollo-Gestione dello stress
Autocontrollo-Gestione dello stressmantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste
Percorso formativo formale
**Dati i continui aggiornamenti della legislazione sulla scuola e l’insegnamento si consiglia di controllare la normativa vigente. Quanto riportato qui sotto è il risultato dello studio della normativa vigente fino a ottobre 2019**
Percorso formale:
L’abilitazione alla professione è subordinata al superamento di un concorso pubblico nazionale, che dovrebbe essere bandito con cadenza biennale ed indetto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. A seconda dei titoli di studio in proprio possesso, i candidati possono concorrere per diverse classi di concorso, corrispondenti a un insieme di insegnamenti.
L’accesso al concorso ha come requisiti il possesso del titolo di studio previsto per la classe di concorso di riferimento – generalmente una laurea magistrale e un numero minimo di crediti per insegnamenti di specifici settori scientifici-disciplinari – e il possesso di 24 crediti (CFU/CFA) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. Le classi di concorso sono attualmente disciplinate dal nuovo regolamento delle classi di concorso DPR 19/16 e dal decreto correttivo e integrativo DM 259/2017: per le classi aggiornate si può consultare https://www.classidiconcorso.it/.
L’accesso al concorso per INSEGNANTE di SOSTEGNO è subordinato alla frequenza di un corso di specializzazione post-laurea per le attività di sostegno. Fino al 2024/2025 i candidati all’insegnamento tecnico-pratico sono esentati dal possesso dei 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. Le prove del concorso variano a seconda che ci si candidi per posti comuni o per posti di sostegno.
I vincitori del concorso sono abilitati alla professione di PROFESSORE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I e II GRADO devono svolgere un periodo di prova annuale presso una scuola. A seguito di valutazione positiva del periodo di prova sono confermati in ruolo nella medesima scuola. Chi è già abilitato alla professione di insegnante può candidarsi per altre classi di concorso in occasione di concorsi successivi.
(Norme transitorie)
Precedentemente l’assunzione in ruolo passava attraverso l’iscrizione nelle graduatorie permanenti, poi graduatorie ad esaurimento (GaE), in base alla posizione raggiunta in graduatoria (sulla base dei titoli, degli anni di insegnamento, ecc.). Dal 2008 infatti non e piu possibile iscriversi in queste graduatorie che sono pertanto destinate ad esaurirsi. Per gli insegnanti abilitati prima dell’ultimo concorso l’inserimento in ruolo avviene tuttora in base alla posizione nelle graduatorie ad esaurimento (GaE): il 50% dei posti disponibili in ruolo viene infatti assegnata agli iscritti.
Gli insegnanti non di ruolo possono essere chiamati per supplenze annuali e temporanee: per accedere alle supplenze non è necessario essere iscritti alle graduatorie ad esaurimento, ma è sufficiente l’iscrizione alle graduatorie di istituto che sono distinte in seconda e terza fascia. Nelle graduatorie di seconda fascia sono inclusi solo i docenti abilitati (attraverso la SIS o il TFA), mentre i docenti non abilitati possono accedere solo alle graduatorie di terza fascia che si aggiornano ogni 3 anni in base ai punteggi cumulati attraverso le supplenze. Le graduatorie di istituto attualmente valide sono quelle del trienno 2017-2020 che include gli aspiranti supplenti che hanno fatto domanda di inserimento nel 2017. Non si hanno al momento notizie sulla possibilità che le graduatorie di istituto vengano prossimamente riaperte o se invece si procederà solamente all’aggiornamento dei punteggi di coloro che sono già inclusi nelle graduatorie del 2017-2020.
Percorso formativo consigliato
- Culture moderne comparate (LM-14)
- Letteratura, filologia e linguistica italiana (LM-14)
- Scienze delle religioni (LM-64)
È necessario scegliere la laurea magistrale considerando la classe di laurea a cui appartiene per verificare che sia inclusa tra i titoli di accesso alla/e classe/i di concorso desiderate. Già durante la laurea triennale e magistrale è consigliabile elaborare dei piani carriera che includano tutti i crediti che sono requisito per l’accesso alla classe di concorso desiderata. In modo simile, è consigliabile acquisire i 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche (o almeno parte di essi), qualora possibile, già durante gli studi. È tuttavia possibile conseguire i crediti formativi necessari in ogni momento, anche dopo la laurea, iscrivendosi a corsi singoli all’Università (si tenga conto del fatto che l’iscrizione a un corso singolo comporta una spesa variabile a seconda delle Università e del numero di crediti, ma in ogni caso tale spesa è solitamente consistente - sicuramente maggiore al centinaio di euro) o, per quanto riguarda i 24 crediti, ai cosiddetti percorsi PREFIT che sono periodicamente organizzati dagli atenei o dai consorzi di atenei.
Come si sviluppa la carriera?
L’insegnante vincitore del concorso e che ha svolto positivamente il primo anno di prova è confermato in ruolo.
La carriera dell’insegnante di ruolo progredisce da un punto di vista remunerativo attraverso gli scatti di anzianità. È possibile che alcuni istituti prevedano un’integrazione del compenso in relazione all’assunzione di ruoli specifici ed indicati dal collegio docenti.
Una possibilità importante di avanzamento per il PROFESSORE DI SCUOLA SECONDARIA DI I o II GRADO è quella di diventare dirigente scolastico. A questo fine è necessario tuttavia superare un apposito concorso indetto dal Miur. Al concorso per dirigenti scolastici possono accedere solo gli insegnanti che abbiano maturato un’anzianità di servizio effettiva di almeno 5 anni.
Gli insegnanti che hanno maturato almeno 9 anni di anzianità di servizio effettivo possono aspirare ad accedere a concorsi per ispettori scolastici.