Quali sono le condizioni di lavoro?

Nel caso degli enti pubblici, l’ORIENTATORE lavora prevalentemente in regime di dipendenza con contratto a tempo indeterminato. Nel privato può anche operare come libero professionista, o con forme contrattuali atipiche, direttamente per aziende clienti o per società di intermediazione e che lavorano a favore delle politiche del lavoro, anche pubbliche per le quali fornisce counselling orientativo 4 su specifici target di utenza, progetti e/o azioni di Politiche Attive del Lavoro.

Lavora prevalentemente in ufficio presso strutture pubbliche, scuole o aziende private.

Al di fuori delle strutture pubbliche, è richiesta una certa flessibilità di orario per andare incontro alle esigenze degli utenti. Laddove si occupa di erogare un servizio attraverso uno sportello deve rispettare un orario d’ufficio, stabilito in base alle ore di apertura al pubblico. In diversi casi la sua attività con l’utenza può svolgersi su appuntamento.

Nel corso della sua attività, l’ORIENTATORE si relaziona soprattutto con studenti, giovani e adulti alla ricerca di occupazione e/o di ricollocazione. Intrattiene rapporti con insegnanti, docenti universitari, esperti del mercato del lavoro, aziende, istituzioni. Lavora in rete con gli attori sociali e istituzionali presenti sul territorio.

Per chi svolge quest’attività i compensi variano notevolmente in base alla tipologia dell’ente (privato o pubblico), all’esperienza, alla difficoltà delle attività richieste. A livello contrattuale non ci sono regole o prassi precise/consolidate. Nella formazione professionale l’ ORIENTATORE è solitamente inquadrato come formatore, all’università come tecnico amministrativo e tecnico elaborazione dati, nei Centri per l’Impiego come assistente amministrativo.

4Il counseling orientativo è un percorso individuale strutturato in più colloqui volto a supportare il destinatario dell'intervento nell'analisi della situazione critica e nella individuazione di un progetto professionale individuale