Quali sono le condizioni di lavoro?

In ambito pubblico l’accesso a questo tipo di impiego avviene tramite concorso e si evidenzia che, a causa dei blocchi delle assunzioni che hanno interessato gran parte del settore nel corso degli ultimi anni, si è spesso fatto ricorso a contratti a termine o contratti a progetto. L’utilizzo di queste tipologie di contratto è inoltre frequente anche in ambito privato dove l’incarico è spesso legato ad un singolo progetto espositivo.

L’OPERATORE MUSEALE è generalmente dotato di margini piuttosto ampi di autonomia ma deve interagire con tutti gli altri soggetti che lavorano all’interno dell’istituzione culturale. La sede principale di lavoro è il museo o la galleria, anche se vi possono essere frequenti spostamenti come nel caso di incontri con altri operatori del settore, riunioni con referenti istituzionali, sostenitori del museo, associazioni e altri soggetti presenti sul territorio; oppure nel caso di sopralluoghi finalizzati all’incremento delle collezioni o supervisioni di restauri e interventi sul patrimonio. Nel caso delle organizzazioni private assume grande importanza il lavoro di negoziazione con il cliente/committente che fissa le linee strategiche primarie dell’evento espositivo.

I tempi di lavoro per i dipendenti sono in linea di massima programmabili e comunque definiti dai contratti collettivi. Una certa variabilità è tuttavia legata al calendario delle attività - aumentando, ad esempio, nelle fasi di allestimento di esposizioni temporanee o in relazione ad interventi d’urgenza- e al carico di lavoro assegnato a ciascun operatore.