Quali sono le condizioni di lavoro?

Lavora generalmente con contratto a tempo determinato o con contratto di collaborazione a progetto, dal momento che la sua attività è strettamente connessa allo svolgimento e alla realizzazione del progetto culturale.

Più raramente, è possibile accedere agli Enti Pubblici tramite concorso con la stipula di contratti a tempo indeterminato. In questi caso, l’OPERATORE CULTURALE lavora presso la sede di competenza, secondo quanto previsto dai contratti del pubblico impiego.

Indipendentemente dall’ambito lavorativo, l’OPERATORE CULTURALE agisce in un contesto di rete, all’interno del quale assume la funzione di mediatore tra i vari protagonisti sociali coinvolti nella realizzazione e fruizione dell’evento culturale: i creatori (artisti, produttori culturali), i decisori (poteri pubblici e finanziatori privati), gli intellettuali (critici, giornalisti, esperti) e i pubblici fruitori (diverse tipologie di consumatori).

Deve possedere un’ampia flessibilità nell’organizzazione del proprio lavoro, dal momento che le sue attività, gli orari e i contesti di lavoro dipendono dal progressivo svolgimento dell’evento culturale. Soprattutto nelle organizzazioni private, i tempi di lavoro sono scarsamente strutturati e piuttosto variabili, poiché dipendono dai ritmi imposti dal calendario delle attività. In prossimità dell’evento, può essere necessario lavorare nei giorni festivi e di sera, o comunque disporre di estrema flessibilità.

L’attività dell’OPERATORE CULTURALE è svolta per lo più in ufficio e richiede un uso frequente della tecnologia informatica. Possono essere necessari spostamenti sul territorio interessato dalle iniziative culturali, sia durante la fase organizzativa che in quella di effettiva realizzazione.

L’ingresso in organizzazioni culturali avviene spesso attraverso stage e tirocini post – laurea che inizialmente impegnano l’OPERATORE CULTURALE soprattutto su singoli aspetti organizzativi del progetto. Mediamente, dopo circa un anno di lavoro e di formazione interna all’organizzazione, l’OPERATORE CULTURALE è in grado di orientarsi autonomamente anche su altre fasi della realizzazione del progetto culturale.