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Medico neo-abilitato

Il MEDICO NEO-ABILITATO è il professionista che dopo aver superato l’Esame di Stato abilitante, si iscrive all’Ordine dei Medici e può esercitare la professione. Viene considerato tale per i primissimi anni di attività o fino all’ingresso in una scuola post-laurea.

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Quali norme regolano la professione

Per esercitare la professione di Medico, il MEDICO NEO-ABILITATO deve:

  • iscriversi all'Ordine Professionale dei medici, nella provincia di residenza
  • iscriversi alla cassa previdenziale ENPAM (tramite l’Ordine)

 

Ci sono ulteriori obblighi di legge cui il nuovo Medico deve provvedere:

  • essere in possesso di una PEC (Posta Elettronica Certificata)
  • stipulare una polizza assicurativa di Responsabilità Civile Professionale (RCP)
  • non interrompere la propria formazione ed aderire al programma ECM (Educazione Continua in Medicina)

 

Infine è consigliato che il nuovo Medico:

  • si iscriva volontariamente all’ONAOSI, l’ente di assistenza per gli orfani dei sanitari
  • definisca con un professionista commercialista la propria posizione fiscale
  • faccia richiesta alla propria ASL di residenza delle credenziali per la ricettazione elettronica
  • faccia richiesta al proprio Ordine delle credenziali per la certificazione di malattia
  • faccia richiesta all’ufficio INPS collegato alla propria residenza delle credenziali per le certificazione telematiche previste

Livello EQF

VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici

Dove lavora? Ambienti e organizzazione

Il MEDICO NEO-ABILITATO può lavorare in:

Ambito pubblico

  • Studi di medici di medicina generale o pediatri di libera scelta convenzionati con il SSN
  • Strutture pubbliche di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica)
  • Altre strutture pubbliche

Ambito privato

  • Studi medici privati o convenzionati
  • Case di cura private o convenzionate
  • Centri di riabilitazione
  • Stabilimenti industriali, aeroporti, etc.
Attività libero-professionale

Generalmente il MEDICO NEO-ABILITATO apre la propria partita IVA per esercitare le più disparate attività per le quali non è richiesta alcuna specializzazione né un rapporto di dipendenza o subordinazione da parte del datore di lavoro. Si tratta pertanto di attività saltuarie, temporanee, di durata definita.

Alcuni esempi:

  • attività di prelevatore presso laboratori analisi privati o convenzionati
  • attività di prelevatore presso associazioni per la donazione del sangue
  • sostituzione occasionale di Medico di Medicina Generale (generalmente non oltre i 30 giorni consecutivi nel qual caso è prioritario aver acquisito il diploma di medicina generale)
  • sostituzione occasionale di Pediatra di Libera Scelta
  • sostituzione di medico di Continuità Assistenziale (ex guardia medica)
  • attività varie bandite dalle ASL o dalle ASO per progetti a scadenza
  • attività di guardia medica presso cliniche private
  • attività di guardia medica penitenziaria
  • attività di guardia medica in area ad elevato flusso turistico
  • attività di guardia medica presso stabilimenti industriali
  • attività di guardia medica aeroportuale
  • attività di supporto presso istituti privati o convenzionati che effettuano esami diagnostici (es ECG, spirometrie) o terapie riabilitative
  • docenza in corsi di Primo Soccorso per lavoratori pubblici e privati addetti alla sicurezza sul lavoro ai sensi del DL 81/2008
  • assistenza medica a eventi sportivi
  • attività di medico per l’assistenza su imbarcazioni, in villaggi turistici, in colonie per bambini, etc.
  • attività di medico per l’assistenza di primo livello per conto di assicurazioni private generalmente stipulate da cittadini stranieri o non residenti

Generalmente le attività del libero professionista sono di carattere occasionale e non sono pertanto previste incompatibilità tra di esse. Alcune incompatibilità possono essere rilevate in caso di sostituzione di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, al pari delle limitazioni contrattuali dei titolari sostituiti.

Lavorare all’estero

La libera circolazione nei Paesi europei è garantita dalle norme del Decreto Legislativo n. 115 del 1992, successivamente modificato dal Decreto Legislativo n. 277 del 2003. I cittadini italiani che hanno conseguito in Italia un titolo professionale dell’area sanitaria e vogliono esercitare la professione in un altro Paese comunitario devono presentare domanda di riconoscimento del titolo all’autorità competente del Paese estero. L’Ordine dei Medici di provenienza può assistere il proprio iscritto per le procedure necessarie all’abilitazione estera.

Quali sono le condizioni di lavoro?

Ambito privato

 

Più frequentemente il MEDICO NEO-ABILITATO svolge il proprio lavoro come libero professionista. Gestisce in maniera autonoma il proprio tempo-lavoro, collaborando occasionalmente o continuativamente, ma senza rapporto di subordinazione, con enti privati o convenzionati in virtù di contratti proposti dal datore di lavoro o liberamente concordati. Tali contratti prevedono l’emissione di fattura in regime fiscale ordinario, semplificato o dei minimi. Il datore di lavoro provvede, se dovuta, al versamento della ritenuta d’acconto dell’IRPEF. Resta a totale carico del medico, attraverso il ricavo ottenuto, la contribuzione ENPAM, eventuali polizze assicurative, le spese per l’acquisto di ciò che occorre per lavorare (es: strumentazione medica di base).

 

 

Ambito pubblico

 

Generalmente il libero professionista che lavora in ambito pubblico lo fa in regime di convenzione, ovvero mantenendo la propria partita IVA e autonomia organizzativa ma seguendo un contratto (la convenzione, determinata da trattative collettive nazionali e regionali) che determina compiti, diritti e doveri del medico e del datore di lavoro (l’ASL). Il neo-abilitato che sostituisce un medico convenzionato assume ogni responsabilità del titolare rispettando la convenzione e viene, di norma, da lui remunerato secondo alcune regole nazionali.

Nel caso della sostituzione di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) la convenzione prevede che il pagamento sia effettuato direttamente dall’ASL in regime di para-dipendenza che comprende anche la contribuzione ENPAM, una polizza assicurativa per malattia e infortuni e la fornitura della maggior parte di ciò che occorre per lavorare, ad eccezione della strumentazione medica di base.

Il MEDICO NEO-ABILITATO deve:

  • essere disposto a non avere una sede di lavoro fissa, un orario fisso, un incarico solo
  • essere disposto a organizzare la propria attività lavorativa di settimana in settimana, sacrificando talvolta il week end o qualche giorno di festa
  • essere pronto a farsi consigliare dai colleghi più anziani i “trucchi del mestiere”
  • essere aperto a imparare ogni giorno da colleghi, pazienti e dalle nuove esperienze in cosa consiste fare davvero il medico
  • sentirsi parte di una comunità di colleghi confrontandosi singolarmente, ai corsi di aggiornamento, nelle società scientifiche, nei sindacati, presso l’Ordine dei Medici
  • essere medico 2.0, pronti a utilizzare siti, reti, social, app per la professione medica
  • conoscere i siti in cui trovare bandi di concorso, riviste specializzate, corsi ECM, programmi, applicazioni, etc.

Attività e competenze

Il MEDICO NEO-ABILITATO deve essere in grado di:

ATTIVITÀ

COMPETENZE

Eroga servizi di assistenza medica di primo livello

  • gestire un processo di diagnosi e cura
  • applicare norme e regolamenti relativi a prescrizioni e certificazioni
  • gestire una relazione di cura con il paziente
  • interagire con l’ambiente in cui opera e con strutture sanitarie di primo e secondo livello
  • gestire il tempo e pianificare il proprio lavoro

Eroga servizi formativi

  • pianificare un intervento formativo
  • gestire un’aula
  • valutare l’esito dell’intervento

Svolge attività di prelevatore o di riabilitazione

  • applicare protocolli validati
  • utilizzare attrezzature e materiale sanitario
  • gestire la relazione con il donatore

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

Il MEDICO NEO-ABILITATO, oltre a quanto già appreso nel percorso universitario relativamente alle scienze mediche, quali, ad esempio:

  • Patologia sistematica e integrata medico-chirurgica
  • Scienze del comportamento
  • Scienze neurologiche
  • Specialità medico-chirurgiche
  • Clinica medica e chirurgica
  • Farmacologia e tossicologia
  • Pediatria generale e specialistica
  • Ginecologia ed ostetricia
  • Patologia applicata e correlazioni anatomo-cliniche
  • Diagnostica per immagini e della radioterapia
  • Emergenze medico-chirurgiche
  • Medicina e sanità pubblica
  • Scienze fondamentali applicate agli studi medici
  • Morfologia umana
  • Struttura, funzione e metabolismo delle molecole di interesse biologico
  • Funzioni biologiche integrate degli organi ed apparati umani
  • Patologia e fisiopatologia generale
  • Propedeutica clinica

deve conoscere:

  • le norme di legge che regolano lo svolgimento dell’attività medica
  • il codice deontologico
  • le norme e le procedure prescrittive dei farmaci
  • le norme e le procedure che regolano la certificazione di malattia e le altre certificazioni che possono essere richieste

Conoscenze generali

  • norme che regolano la fiscalità del libero professionista
  • nozioni della cura e dell'assistenza secondo i principi pedagogici, della psicologia, della sociologia e dell'etica sanitaria
  • principali tecniche di pronto soccorso e rianimazione
  • informatica applicata e statistica
  • inglese

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • saper riconoscere gli strumenti essenziali per esercitare, creando la propria borsa del medico
  • saper utilizzare i software, i siti internet, i portali, le password per accedere ai servizi essenziali di ogni medico
  • saper gestire la propria contabilità, la propria corrispondenza, la propria previdenza
  • imparare le abilità di volta in volta richieste, a seconda dell’incarico svolto
  • saper utilizzare gli strumenti di pianificazione del lavoro

Abilità generali principali

  • saper applicare le conoscenze base delle scienze biomediche, di anatomia e fisiologia, di genetica e istologia
  • saper applicare le raccomandazioni cliniche in situazioni concrete con adeguata conoscenza delle normative e delle problematiche deontologiche e bioetiche
  • saper utilizzare la lingua inglese, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
  • saper applicare le conoscenze di medicina Legale
  • saper applicare le norme di radioprotezione previste dalle normativa vigente e dalle direttive dell'Unione Europea (D.L.vo 26.5.2000 n° 187)
  • saper applicare le conoscenze di primo soccorso, prevenzione e protezione
  • saper utilizzare le conoscenze di epidemiologia e metodologia della ricerca, saper affrontare - applicando la corretta metodologia scientifica - problemi scientifici non complessi identificando l'appropriato disegno sperimentale e attuando una revisione critica della letteratura scientifica esistente
  • saper utilizzare modalità di ascolto attivo, saper gestire le dinamiche relazionali, interagendo anche con altri professionisti (sanitari e non);
  • utilizzare l'informatica per la comunicazione e la gestione dell'attività professionale
  • saper fornire interventi conformi a standard professionali di qualità, considerando le implicazioni legali, etiche ed i diritti della persona assistita;
  • garantire la sicurezza del paziente e l'applicazione di interventi privi di rischi, in relazione alla normativa vigente
  • saper applicare metodologie e strumenti di controllo, valutazione e revisione della qualità degli interventi realizzati

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Accuratezza

operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro

Affidabilità

mostrare integrità ed essere responsabili di se stessi, agire eticamente, essere irreprensibili, costruire intorno a sé un clima di fiducia, ammettere i propri errori, rispettare gli impegni assunti

Collaborazione-Cooperazione

lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse

Determinazione nell’agire

decidere con prontezza, anche a fronte di informazioni scarse e/o indefinite, nell’ambito delle responsabilità assegnate

Logica-Pensiero analitico

comprendere le situazioni, scomponendole nei loro elementi costitutivi, individuando relazioni e sequenze cronologiche e valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti

Manualità

possedere doti di abilità manuale, senso pratico, rapidità nei movimenti

Orientamento al cliente/utente

anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso

Propensione all’ascolto e al dialogo

essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico

Percorso formativo formale

È MEDICO NEO-ABILITATO chi consegue la Laurea in Medicina e Chirurgia e ottiene l'abilitazione all'esercizio della professione di Medico Chirurgo. Successivamente è tenuto a:

  • iscriversi all'Ordine Professionale dei medici, nella provincia di residenza
  • iscriversi alla cassa previdenziale ENPAM (tramite l’Ordine)

Come si sviluppa la carriera?

Il MEDICO NEO-ABILITATO in genere cerca una propria strada professionale approfondendo le proprie conoscenze e incrementando i propri titoli al fine di specializzarsi in una particolare disciplina.

Il medico può quindi accedere a:

  • Specializzazioni Universitarie, per diventare specialista
  • Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, per diventare Medico di Famiglia
  • Corsi di Perfezionamento
  • Master di 2° livello
  • Altre Scuole

La maggior parte dei percorsi prevede un esame di ingresso.

Di seguito si riportano alcuni utili link:

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