Attività e competenze
ATTIVITÀ | COMPETENZE |
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Analizza il linguaggio |
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Studia le lingue |
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Analizza il discorso |
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Analizza i meccanismi di apprendimento (psicolinguista, glottodidattica) |
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Studia i testi antichi (filologo) |
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Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- Linguistica generale (per esempio, fonetica, fonologia, sintassi, semantica…)
- Glottologia
- Dialettologia
- Linguistica cognitiva
- Filosofia del linguaggio
- Didattica delle lingue
- Mediazione interculturale e linguistica
- Sociolinguistica (incluso la terminologia e linguaggi specialistici/settoriali)
- Linguaggi di programmazione ICT
Conoscenze generali
- Lingue straniere
- Logica
- Elementi di neuroscienze
- Elementi di scienze cognitive
- Elementi di storia e geografia
- Elementi di antropologia
- Elementi di psicologia
- Fondamenti di informatica
- Sociologia della comunicazione
- Comunicazione e media
- Semiotica
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- Applicare tecniche di analisi del testo
- Utilizzare software per l’analisi dei corpora testuali
- Applicare tecniche di analisi della traduzione
- Applicare tecniche di traduzione scritta
- Applicare tecniche di interrogazione banche dati terminologiche
- Applicare criteri di interpretazione del linguaggio
- Applicare tecniche di analisi dei contesti sociali
- Sviluppare ed applicare tecniche di text mining e sentiment analysis
- Applicare modalità di selezione delle informazioni
Abilità generali principali
- Applicare tecniche di ricerca etnografica
- Metodi e tecniche di osservazione e ricerca empirica
- Elaborare programmi glottodidattici e selezionare metodologie adeguate
- Applicare tecniche di verifica dell’efficacia dei metodi didattici
- Elaborare esperimenti sociali
- Applicare tecniche di analisi statistica dei dati
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Creatività
ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione
Flessibilità-Adattabilità
modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
Orientamento all’innovazione e al cambiamento
essere aperti a idee e approcci nuovi, saper individuare e cogliere le opportunità, non temere l’errore ma piuttosto viverlo come un’occasione di apprendimento e miglioramento
Pensiero concettuale
riconoscere modelli astratti o rapporti fra situazioni complesse, definendo problemi anche mediante l’uso di metafore e analogie; ricomporre idee, questioni e osservazioni in concetti; identificare aspetti chiave di situazioni complesse
Logica-Pensiero analitico
comprendere le situazioni, scomponendole nei loro elementi costitutivi, individuando relazioni e sequenze cronologiche e valutare le conseguenze in una catena di cause ed effetti
Percorso formativo formale
Per diventare linguista in ambito universitario il percorso da seguire è necessariamente quello del ricercatore universitario (si rimanda alla figura del Ricercatore). È imprescindibile inoltre un dottorato in materie linguistiche. Per diventare linguista in istituti o centri di ricerca statali è necessario superare un concorso (a cui si accede per titoli e prove).
Non essendoci norme specifiche che regolano la professione e non esistendo albi od ordini, non c’è un percorso formale per lavorare come linguista negli altri settori.
Percorso formativo consigliato
- Culture moderne comparate (LM-14)
- Language Technologies and Digital Humanities (LM-43)
- Letteratura, filologia e linguistica italiana (LM-14)
- Lingue e letterature moderne (LM-37)
- Scienze linguistiche (LM-39)
- Traduzione (LM-94)
Per lavorare in università si consiglia di individuare a partire dalla tesi di laurea magistrale, e sicuramente a partire dalla tesi di dottorato, la specializzazione e i temi su cui si desidera incentrare il proprio lavoro di ricerca.
È importante, sia per lavorare come ricercatore in università, sia in altri ambiti, produrre in modo continuativo sotto l’aspetto temporale pubblicazioni di qualità. Esperienze di ricerca all’estero e partecipazione a gruppi di ricerca sono ormai imprescindibili.
Sviluppare buone conoscenze informatiche è senz’altro consigliabile. Per il linguista che si occupa di linguaggi istituzionali e di comunicazione pubblica (politica, militare, commerciale, ecc.), può essere particolarmente importante la conoscenza dei programmi più utilizzati ai fini dell’analisi del discorso e dei corpora testuali, della compilazione di banche dati, ecc.
Per lavorare nel campo del marketing e della comunicazione d’impresa si consiglia di accompagnare agli studi linguistici studi nel campo relativo, eventualmente attraverso un master in comunicazione e/o marketing.
Per lavorare nel campo della linguistica computazionale si consiglia di acquisire competenze di programmazione informatica e accompagnare gli studi linguistici a una formazione di tipo informatico (per esempio con corsi di formazione o master specialistici).
In termini generali, per lo sviluppo di un percorso di carriera come linguista è utile pensare al mercato del lavoro in una prospettiva internazionale, prevedendo quindi la possibilità anche di lavorare per periodi più o meno lunghi in uno o più paesi esteri.
Come si sviluppa la carriera?
La carriera del linguista in ambito universitario si sviluppa iniziando con il dottorato, continuando con assegni e/o borse di ricerca e poi passando alla posizione di ricercatore a tempo determinato. Il ricercatore universitario in scienze del linguaggio deve diventare nell’arco di dodici anni professore associato ed eventualmente professore ordinario.
All’interno di altre organizzazioni la carriera del linguista può svilupparsi in maniera differenziata e variabile, a seconda delle caratteristiche (per esempio, settore economico, stato giuridico, ecc.) e dimensioni delle organizzazioni.