Attività e competenze
ATTIVITÀ | COMPETENZE | RISULTATI |
---|---|---|
Progetta |
| POF |
Definisce il percorso formativo |
| Percorso formativo Prerequisiti iniziali Obiettivi formativi definiti Piani personalizzati |
Progetta in dettaglio |
| Progetto mensile/settimanale di sottogruppi omogenei per metodologie didattiche |
Realizza le attività educative e didattiche |
| Attività pedagogiche realizzate secondo il progetto e i piani personalizzati |
Monitora e valuta l’andamento e l’esito del percorso formativo |
| Esito del percorso formativo e obiettivi di apprendimento raggiunti Registro compilato Scheda di valutazione redatta Progetto formativo ridefinito |
Gestisce le relazioni |
| Riunioni, incontri svolti; relazioni e contatti gestiti |
Partecipa a percorsi di aggiornamento |
| Obiettivi dell'aggiornamento raggiunti |
Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- Pedagogia e didattica speciale
- Psicopatologia dello sviluppo
- Neuropsicologia infantile
- Conoscenze estese a tutti gli ambiti disciplinari (linguistico, matematico, scientifico, storico, artistico, motorio sportivo, informatico…)
- Metodi per la ricerca educativa
- Metodologie e tecniche didattiche
- Docimologia
- Tecnologie per l’educazione
- Tecniche di comunicazione verbale e non verbale
- Tecniche ludiche e di animazione
Conoscenze generali
- Pedagogia
- Pedagogia interculturale
- Sociologia dell’educazione
- Contesto socio-culturale ed economico del territorio
- Legislazione scolastica generale e in materia di integrazione
- Elementi di psicologia dell’età evolutiva e dinamica
- Elementi di psicologia dell’apprendimento e dello sviluppo
- Metodi di valutazione di progetti formativi
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- Applicare metodologie di rilevazione dei bisogni educativi e formativi
- Applicare metodologie di pianificazione e progettazione didattica
- Elaborare programmi didattici e selezionare metodologie adeguate
- Saper lavorare con utenze differenziate
- Utilizzare applicazioni didattiche informatiche e audiovisive
- Applicare tecniche di gestione d’aula
- Saper organizzare ambienti di apprendimento
- Applicare tecniche di verifica e valutazione dell’apprendimento e della maturazione personale
- Applicare tecniche di verifica dell’efficacia dei metodi e tecniche degli interventi
- Utilizzare strumenti e strategie per l’autoaggiornamento e l’autoformazione personale
Abilità generali principali
- Metodi e tecniche di osservazione e ricerca empirica
- Applicare tecniche di ascolto
- Utilizzare tecniche di gestione delle dinamiche di gruppo
- Utilizzare tecniche di gestione dei conflitti
- Applicare metodi e tecniche di comunicazione differenziata in base al target (bambino, famiglia, colleghi, dirigenti scolastici)
- Applicare tecniche di comunicazione verbale e non verbale
- Proporre i contenuti oggetto dell’intervento
- Applicare tecniche di redazione di report di valutazione di attività
- Gestire le relazioni con il territori
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Creatività
ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione
Flessibilità-Adattabilità
modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
Orientamento all’innovazione e al cambiamento
essere aperti a idee e approcci nuovi, saper individuare e cogliere le opportunità, non temere l’errore ma piuttosto viverlo come un’occasione di apprendimento e miglioramento
Percorso formativo formale
L’unico percorso formativo possibile per diventare Insegnanti di scuola Primaria è il Corso di Laurea a ciclo unico di 5 anni in Scienze della Formazione Primaria.
Scienze della Formazione Primaria è un corso di laurea a numero programmato, definito secondo il fabbisogno regionale annuo di docenti delle scuole dell’infanzia e primaria, in base alla stima del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, al fine di favorire l’inserimento lavorativo di quanti conseguono la laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria.
Il conseguimento del titolo di studio abilita alla professione, permettendo l'inserimento nella II fascia delle graduatorie di Istituto ai fini del conferimento delle supplenze e costituendo requisito d'accesso ai Concorsi per accedere di ruolo.
Un percorso specifico riguarda gli insegnanti di sostegno. In base al Decreto Legislativo 66/2017 devono infatti superare un corso di specializzazione che comporta l'acquisizione di 60 crediti formativi relativi alle didattiche dell'inclusione. Ne è parte anche un tirocinio di 300 ore, che equivale a 12 cfu. Si segnala che il recente concorso straordinario per diventare insegnante di sostegno nel 2019 richiede che il candidato, oltre ad aver effettuato il corso di specializzazione, abbia svolto almeno due annualità di servizio negli ultimi anni, anche in modo non continuativo, su posto comune o di sostegno.
Percorso formativo consigliato
Uno dei possibili canali di avvicinamento e conoscenza della professione è costituito dal tirocinio formativo previsto dall’ordinamento degli studi dei singoli corsi di laurea. Attraverso questa esperienza in situazione, l’aspirante INSEGNANTE DI SCUOLA PRIMARIA può rendersi conto delle competenze richieste, delle attività concrete in cui si sviluppa la professione e delle condizioni di lavoro nelle quali si esercita il ruolo.
L’inizio della carriera è caratterizzato dal ricoprire incarichi temporanei per la sostituzione di docenti (supplenze). Questo periodo può anche durare diversi anni e possono susseguirsi incarichi di supplenza in diverse scuole, intervallati anche da periodi di inattività durevoli.
Nelle scuole paritarie, l’inserimento può avvenire in maniera più diretta, attraverso l’incarico di ruolo, preceduto tuttavia da un periodo di durata variabile, caratterizzato da incarichi a tempo determinato e supplenze.
Come si sviluppa la carriera?
Il passaggio da insegnante supplente a insegnante di ruolo avviene mediante concorso ed è la prima importante progressione nella carriera che garantisce continuità nell’esercizio della professione.
Una volta ottenuto l’ingresso in ruolo le uniche possibilità di avanzamento si sostanziano negli scatti di anzianità di servizio e nel superamento di concorsi pubblici per il ruolo di Dirigente scolastico.
Altra possibilità, non priva di difficoltà, è costituita dall’ottenimento del distacco presso Università, istituti culturali, altre amministrazioni statali o enti e associazioni per svolgere attività educative o amministrative.