Quali sono le condizioni di lavoro?

SCUOLE STATALI

L’inserimento avviene attraverso le graduatorie dell’Ufficio Scolastico Regionale. Il rapporto di lavoro è quello di dipendente pubblico assunto con contratto a tempo determinato o indeterminato.

L’orario settimanale previsto dal CCNL per l’INSEGNANTE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA è di 25 ore erogate in presenza dei bambini in 5 giorni settimanali. A queste si aggiungono un massimo di 40 ore annuali di attività di progettazione, verifica, consigli di intersezione collegi docenti, assemblee informative per le famiglie. I giorni di ferie possibili sono 36 all’anno fruibili solitamente nei mesi di luglio ed agosto.

La retribuzione è di circa 18 mila euro lordi annui a inizio carriera, per assestarsi, dopo 35 anni di attività, attorno ai 26 mila euro lordi all’anno.

 

SCUOLE PARITARIE

L’inserimento lavorativo non avviene tramite graduatoria, ma per reclutamento diretto. La retribuzione è inferiore rispetto alla scuola statale, l’orario è più lungo e si ricorre più facilmente a forme di rapporto lavorativo flessibili. Il livello di inquadramento contrattuale è lo stesso delle scuole statali, sebbene negli enti comunali si possa fare riferimento ad altri inquadramenti. Negli ultimi anni, per altro, nelle scuole paritarie si è registrato un progressivo miglioramento delle condizioni lavorative, che hanno raggiunto livelli uguali o, in alcuni casi, superiori a quelli medi della scuola statale; attualmente le scuole paritarie registrano un forte aumento di domande d’iscrizione.

 

SCUOLE NON PARITARIE

Non hanno obblighi contrattuali. Possono richiedere alle volte la realizzazione di attività che esulano l’insegnamento (doposcuola, erogazione di laboratori di psicomotricità…). Possono essere disattesi le indicazioni ministeriali relative ai requisiti contrattuali, dei titoli di studi necessari e le indicazioni sugli orari.

 

L’INSEGNANTE DELLA SCUOLA D’INFANZIA, indipendentemente dal luogo, opera attraverso il lavoro in team. Rispetto alla scuola primaria opera con maggiore flessibilità ed autonomia nell’impostazione del lavoro poiché non esistono programmi ministeriali dettagliati, ma soltanto indicazioni contenenti obiettivi di breve, medio e lungo termine da raggiungere. Ogni insegnante ha la possibilità di specializzarsi su aspetti diversi, in accordo con i colleghi del plesso.

L’attività quotidiana dell’INSEGNANTE DI SCUOLA DELL’INFANZIA è scandita da tempi strutturati e regolati, sebbene la creatività e il saper gestire il cambiamento sono elementi importanti nel quotidiano.

Organizzazione della giornata tipo:

  • 8.00-9.15: questo momento è dedicato all’accoglienza dei bambini
  • 9.15/10.00: attività di routine finalizzate all’apprendimento: aggiornamento del calendario con i bambini (giorno, mese, anno, stagione, tempo atmosferico della giornata), registrazione delle assenze e delle presenze.
  • 10.00/10.15: pausa per la consumazione di un frutto
  • 10.15/11.30: attività in gruppi omogenei per età su diversi ambiti: scientifico-matematico, letterario, sociale, espressivo
  • 11.30/12.00: preparazione per il pranzo
  • 12.00/12.45: momento dedicato al pranzo
  • 12.45/13/45: gioco libero dei bambini negli spazi disponibili (in sezione, in giardino, in palestra)
  • 14.00/15.30: i bambini di 3 e 4 anni riposano. I bambini dell’ultimo anno sono impegnanti in attività specifiche, mirate all’acquisizione di basi specifiche per il passaggio alla scuola elementare
  • 16.00/16.30: uscita dei bambini