Quali sono le condizioni di lavoro?

L’INFORMATORE SCIENTIFICO DEL FARMACO ha solitamente un contratto di lavoro dipendente (rif. contratto collettivo nazionale dell’industria chimica oppure a provvigione), ma può anche essere assunto come libero professionista: in questo caso è titolare di una Partita IVA e viene retribuito a provvigione, in base ai risultati raggiunti.

L’attività dell’INFORMATORE SCIENTIFICO DEL FARMACO è piuttosto solitaria e richiede continui spostamenti sul territorio di cui è responsabile. Infatti, visita 8-10 volte all'anno i medici elencati nella propria banca dati, che operano presso studi privati o strutture pubbliche.

Per svolgere il proprio lavoro si avvale di una specifica modulistica, che gli consente di pianificare, secondo le esigenze dell'azienda, le attività su base ciclica. Periodicamente l’Informatore è tenuto a fare un resoconto della propria attività alla casa farmaceutica.

All’estero il lavoro si svolge maggiormente utilizzando i sistemi di comunicazione on line: l’INFORMATORE SCIENTIFICO DEL FARMACO visita i clienti solo 2 o 3 volte all’anno, tempo indispensabile per mantenere viva la relazione.

All’INFORMATORE SCIENTIFICO DEL FARMACO è richiesta una buona capacità nell’organizzare con autonomia il proprio tempo lavoro, tenendo conto degli obiettivi aziendali e delle esigenze dei medici che deve incontrare.

Deve essere in grado di adeguare e gestire il colloquio con interlocutori differenziati e a questo proposito le aziende farmaceutiche propongono per i propri dipendenti e collaboratori corsi di formazione. La base di studi scientifici alimentata da un continuo aggiornamento aiuta l’ISF a relazionarsi con ogni tipo di interlocutore.

Giornalmente l’ISF è sottoposto a un continuo stress legato ai tempi di lavoro: spostamenti, tempi stretti del medico, tempi di attesa con i pazienti del medico. Non è facile avere una relazione con il medico che consenta di presentare adeguatamente il prodotto. Tempistica e distanze chilometriche incidono molto sui ritmi di lavoro.