Quali sono le condizioni di lavoro?

L'INFERMIERE si trova continuamente a contatto con la malattia e con la sofferenza degli altri, utenti e familiari, cui deve offrire un supporto emotivo riuscendo a gestire il proprio coinvolgimento.

ASL – STRUTTURE PUBBLICHE

L'INFERMIERE viene assunto come dipendente mediante concorso pubblico. In base al reparto e al ruolo ricoperto può lavorare seguendo turni orari (turnista) o avere un orario fisso. Opera in un contesto organizzativo d’èquipe coordinato da un coordinatore infermieristico abilitato. La figura del coordinatore è fondamentale per il buon funzionamento del lavoro di gruppo.

Attualmente visto l’intensificarsi delle competenze infermieristiche e la complessità delle strutture organizzative in cui gli infermieri operano, alcune realtà hanno dedicato attenzione al tema del “benessere organizzativo”  predisponendo servizi per i dipendenti volti a supportare la presa in carico dei pazienti, la gestione dei rapporti con colleghi, coordinatori e superiori, la conciliazione lavoro-famiglia, ecc.

 

ASSISTENZA DOMICILIARE

L'INFERMIERE domiciliare, a differenza dell'ospedaliero, lavora prevalentemente da solo. Agisce seguendo indicazioni e prescrizioni del medico di base, con il quale concorda il numero e la frequenza di visite dell’infermiere di cui il paziente necessita, e al quale comunica eventuali cambiamenti di condizioni fisiche o l'insorgere di nuove necessità. Non potendo garantire una presenza costante a domicilio, l'infermiere delega importanti funzioni assistenziali ai caregiver (famigliari, amici, conoscenti) del paziente. Dal punto di vista della responsabilità questo è un aspetto particolarmente delicato: è responsabilità dell'infermiere accertarsi che le prescrizioni mediche siano effettuate con la massima correttezza e anche assicurarsi che i caregiver comprendano come gestire l'assistenza al paziente nel tempo che intercorre tra una visita e l'altra.

All'interno del distretto territoriale, l'assistenza domiciliare è organizzata per aree territoriali, in modo da risparmiare tempo e risorse e per garantire, per quanto possibile, continuità nel rapporto infermiere-utente. Muovendosi con ampi margini di autonomia, l'infermiere territoriale è responsabile del successo o dell'insuccesso di un processo assistenziale.  

 

AREA CRITICA

I reparti di area critica (rianimazione, terapia intensiva, pronto soccroso) in alcuni casi vedono una riduzione della relazione di scambio con il paziente, perchè versa in condizioni gravissime, oppure, nel caso del pronto soccorso, per i tempi ridotti a disposizione. È competenza dell'INFERMIERE cogliere priorità e bisogni del paziente in ogni condizione.

Gli infermieri operano in équipe con il medico, con il quale instaurano un rapporto di fiducia reciproca e collaborano con altri professionisti, tra cui medici specialisti, fisioterapista e logopedista.

Hanno la responsabilità del funzionamento dei macchinari e del controllo delle scadenze dei materiali utilizzati.

Gli infermieri e i medici, in particolar modo se impegnati nei reparti di terapia intensiva, ricevono una formazione specifica per comunicare con i parenti dei pazienti ed eventualmente informare sulle possibilità di espianto degli organi in caso di decesso.

Gli infermieri del 118 forniscono prestazioni in base a protocolli stabiliti che devono essere applicati in tempi brevi,  gli interventi richiedono prontezza nell'organizzazione e nel coordinamento del lavoro di squadra. Inoltre, operano generalmente in ambienti non protetti, quali possono essere i luoghi in cui avvengono incidenti automobilistici, ecc., dunque con maggiore esposizione ai rischi esterni e con minore disponibilità di apparecchiature e personale.

 

AREE TECNICHE

L'INFERMIERE del blocco operatorio può essere: infermiere di sala, infermiere di anestesia, strumentista, addetto alla sterilizzazione. Può ricoprire tutte le specificità di ruolo traendone il doppio vantaggio di variare le proprie attività (così che il lavoro risulta più stimolante e attivo) e migliore la qualità del servizio assistenziale offerto.

L'INFERMIERE che si occupa della sterilizzazione degli strumenti delle sale operatorie non viene mai a contatto con il paziente.

Anche per le altre figure del blocco operatorio l'assistenza al paziente può non essere continuativa: la presa in carico e la valutazione delle condizioni paziente sono concentrati un due incontri (uno precedente ed uno successivo all'intervento), volti comunque a favorire uno stato d’animo di serenità nel paziente.

Nei servizi ambulatoriali che non prevedono visite a cadenza regolare (es. sala gessi) non esiste una vera e propria “presa in carico del paziente”.

 

AREA SPECIALISTICA - CURE PALLIATIVE

Le cure palliative intervengono quando il paziente termina il percorso di terapia attiva volto alla guarigione, è quindi un'area molto delicata. Obiettivo delle cure palliative è il trattamento dei sintomi e l'educazione all'accompagnamento alla morte, per il paziente e per i familiari. In realtà gli operatori sostengono che sarebbe necessario intervenire già prima, in fase di terapia attiva, per combattere i sintomi di alcune terapie anti-tumorali, piuttosto che le ansie e le paure legate al percorso della malattia, ma raramente si riesce a garantire questo intervento preventivo (solitamente offerto dall'ambulatorio di cure palliative).

Sul territorio, gli interventi a domicilio sono attivati dal medico di base, e sono organizzati in collaborazione con l'assistenza domiciliare ed in particolare con gli infermieri case manager, che si occupano di organizzare l'assistenza integrata.

Nel campo delle cure palliative risulta fondamentale la motivazione dell’INFERMIERE perché la presa in carico del paziente e della sua famiglia avviene proprio nel percorso più difficile della vita, cioè nell’accompagnamento alla morte. Le figure che interagiscono con l'infermiere sono il medico di cure palliative, che è il principale agente sul territorio, psicologi e fisioterapisti. Si stabilisce inoltre uno stretto contatto con gli ambulatori di oncologia e di fisiatria.

Nota: 

La Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI(Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici d'Infanzia) è la maggiore Associazione infermieristica italiana e ha contribuito in modo decisivo alle conquiste professionali della categoria.