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Educatore professionale, Educatrice professionale

Educatore professionale socio-pedagogico, Educatore professionale socio-sanitario

Dati non disponibili.
Carta d'identità
Carta di Identita

L'EDUCATORE PROFESSIONALE organizza e gestisce progetti e servizi educativi e riabilitativi all'interno dei servizi sanitari o all'interno di servizi socio-educativi, destinati a persone in difficoltà: minori, tossicodipendenti, alcolisti, carcerati, disabili, pazienti psichiatrici e anziani. Lavora in équipe multidisciplinari, stimola i gruppi e le singole persone a perseguire l'obiettivo di reinserimento sociale definendo interventi educativi, assistenziali e sanitari rispondenti ai bisogni individuali attraverso lo sviluppo dell’autonomia, delle potenzialità individuali e dei rapporti sociali con l’ambiente esterno.

La recente Legge di Bilancio 2018 introduce una distinzione tra l'EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-SANITARIO, che può operare sia all'interno di strutture sanitarie, sia in cooperative e comunità, e l'EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-PEDAGOGICO che lavora all'interno dei servizi educativi e sociali di organizzazioni pubbliche e del Terzo Settore.

Dove Lavora

L’EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-SANITARIO può lavorare in:

Servizi socio-assistenziali

 

servizi territoriali, comunità residenziali, centri protetti, o centri diurni per disabili lievi e minori a rischio, strutture assistenziali per anziani

 

 

Servizi sanitari

 

servizi per tossicodipendenti (SERT), alcolisti e pazienti psichiatrici, disabili gravi e gravissimi e pazienti psichiatrici

 

 

Servizi socio-educativi

 

servizi di educativa territoriale, centri di ascolto, comunità mamma-bimbo, progetti specifici rivolti a categorie socialmente vulnerabili (es. minori a rischio, adulti in difficoltà, Rom).

 

 

L’EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-PEDAGOGICO può lavorare in:

Servizi socio-educativi

 

servizi di educativa territoriale, centri di ascolto, centri diurni con finalità aggregative-sociali, progetti specifici rivolti a categorie socialmente vulnerabili (es. minori a rischio, adulti in difficoltà, Rom).

L'EDUCATORE PROFESSIONALE può lavorare sia per il settore pubblico che privato. I contesti di lavoro più diffusi sono le Cooperative Sociali e in alcuni casi le Associazioni. La possibilità di inserimento in ASL, comuni o altri enti pubblici, è limitata’attuale tendenza dell’Amministrazione Pubblica a ricorrere ai servizi esterni.

In strutture residenziali o semi-residenziali l’EDUCATORE PROFESSIONALE solitamente lavora in team e risponde direttamente al responsabile del servizio o al coordinatore di progetto. Nelle strutture sociosanitarie, l'EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-SANITARIO generalmente lavora su turni anche notturni. Nel caso di progetti educativi sul territorio, l'EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-SANITARIO  e l'EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-PEDAGOGICO, generalmente hanno orari più flessibili e beneficiano di un livello di responsabilità e autonomia maggiori, riferendo comunque al coordinatore di progetto o al responsabile del servizio.

Percorso Formativo
Formazione e sviluppo professionale
C'è un percorso formale?

La recente Legge di Bilancio 2018 introduce una distinzione tra l'EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-SANITARIO, che può operare sia all'interno di strutture sanitarie, sia in cooperative e comunità, e l'EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-PEDAGOGICO che lavora all'interno dei servizi educativi e sociali di organizzazioni pubbliche e del Terzo Settore.

La Legge di Bilancio 2018 ha creato pertanto un doppio canale formativo per accedere alla professione di Educatore professionale, prevedendo il conseguimento della laurea triennale in Scienze dell'Educazione (classe di laurea L-19) per lavorare come Educatore socio-pedagogico e la laurea triennale in Educazione Professionale (classe di laurea L/SNT2) per lavorare come Educatore socio-sanitario.

L'Educatore professionale socio-sanitario deve essere iscritto all'albo degli Educatori professionali, istituito dal DM 13 marzo 2018 sulla base della Legge 3/2018.

C'è un percorso consigliato?

Corsi di laurea triennali

Pur essendo le lauree triennali sopra citate gli unici titoli abilitanti rispettivamente alla professione e all'iscrizione all'albo, è apprezzata una precedente esperienza lavorativa o volontaria sul campo e una innata capacità di ascolto.

La richiesta di questa figura è costante, soprattutto nei servizi rivolti a tossicodipendenti, disabili e anziani.

La necessità di EDUCATORI PROFESSIONALI essendo molto elevata, permette buone possibilità di inserimento.

Come si sviluppa la carriera?

Dopo un periodo di inserimento della durata di qualche mese (variabile in funzione delle politiche del personale delle organizzazioni), solitamente l’EDUCATORE PROFESSIONALE è stabilizzato nell’impiego con l’assunzione a tempo indeterminato. Con il passare del tempo, attraverso l’acquisizione di esperienza sul campo e di competenze gestionali, l’EDUCATORE PROFESSIONALE può in alcuni contesti organizzativi (strutture residenziali, semiresidenziali, cooperative sociali…) assumere ruoli di responsabilità e coordinamento. A livello di mansioni può svolgere attività di progettazione in risposta a bandi pubblici oppure occuparsi della formazione o del tutorato dei nuovi educatori e del loro affiancamento nel team di lavoro.

Per l'Educatore professionale socio-sanitario la carriera si può sviluppare in senso verticale diventando Coordinatore dei servizi sanitari: in questo caso è necessario acquisire il titolo di Master in coordinamento e partecipare al concorso per Coordinatori.

Si può accedere ai concorsi per Dirigenti del personale sanitario del comparto, avendo conseguito la Laurea Magistrale.

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