Quali sono le condizioni di lavoro?

AMBITO PUBBLICO

L’assunzione avviene mediante concorso, il contratto può essere a tempo determinato o indeterminato. Il contratto collettivo nazionale di riferimento è quello stipulato tra Autonomie locali/Cgil – Cisl - Uil Funzione Pubblica: asili nido e servizi all’infanzia comunali. I singoli enti pubblici possono, inoltre, concordare con i sindacati contratti collettivi integrativi aziendali.

I tempi di lavoro sono strettamente legati all’orario di apertura del servizio presso cui si opera. Negli asili nido si è impegnati indicativamente 6 ore al giorno o alternanza in turni solo diurni e la domenica è libera). Le attività vengono svolte in collaborazione con altre figure professionali, quali il coordinatore pedagogico, ausiliari, cuochi, assistenti di asilo nido, ecc. Solitamente ad ogni EDUCATORE PER LA PRIMA INFANZIA viene affidato un piccolo gruppo di bambini, per i quali rappresenta la figura adulta di riferimento all’interno della struttura.

Negli altri servizi educativi integrativi gli orari possono ridursi nella mattinata e protrarsi nel pomeriggio, ad esempio in alcuni centri per bambini e genitori la chiusura è alle 19.00.

AMBITO PRIVATO

La collocazione lavorativa può essere alle dipendenze o autonoma (in qualità di titolari di un’attività educativa):

  • nel caso dei dipendenti l’assunzione avviene in modo diretto, il contratto può essere a tempo determinato o indeterminato, l’ingresso può avvenire tramite contratto di apprendistato. Il lavoro si svolge in enti con un’organizzazione e programmi didattici e pedagogici a cui attenersi, le attività possono svilupparsi in collaborazione con colleghi (es. altri educatori per la prima infanzia, coordinatore pedagogico, ausiliari) o in autonomia nel caso del nido in famiglia. Gli orari di lavoro possono essere simili a quelli dell’ambito pubblico (8 ore di lavoro al giorno o alternanza in turni solo diurni, domenica libera) nel caso di servizi che prendono in custodia i bambini. Tuttavia negli ultimi anni le famiglie che si rivolgono alle attività educative private chiedono maggiore flessibilità oraria e la copertura di fasce che solitamente non sono coperte dal servizio pubblico (es. tardo pomeriggio e sera). Se si opera nei servizi per il disagio i turni di lavoro sono simili a quelli degli educatori professionali (alternanza in turni diurni e notturni con disponibilità a lavorare anche nei giorni festivi). Sono vigenti tre diversi contratti di lavoro stipulati tra le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali più rappresentative: CCNL per istituzioni dipendenti dall'autorità ecclesiastica (AGIDAE), CCNL per istituzioni private "laiche" (ANINSEI) e CCNL per quelle aderenti alla Federazione Italiana Scuole Materne (FISM).
  • se si è titolari di un’attività in proprio si è responsabile del servizio educativo e della gestione del personale, degli orari di apertura e chiusura dell’attività e del tempo lavoro aggiuntivo da dedicare alla gestione organizzativa ed amministrativa. Ad esempio ci si relaziona con enti pubblici nel caso di gestione di servizi educativi appaltati, si gestisce il sito internet, si realizzano attività di fund raising, ecc. In questo caso si ha possibilità di scegliere e gestire autonomamente i proprio tempo, il carico di responsabilità dell'intera attività è piuttosto alto, considerando anche il rischio d’impresa.

 

Sia in ambito pubblico che privato le ore di lavoro sono suddivise tra attività frontale e attività collegiale/funzionale/integrativa. Ogni EDUCATORE PER L’INFANZIA segue corsi di formazione continua e si mantiene aggiornato.