Attività e competenze

ATTIVITA'

COMPETENZE

Progettare attività educative, ricreative ed espressive

  • Raccogliere documentazione sull’infanzia (sviluppo del bambino, ecc.) e su iniziative rilevanti per i servizi educativi
  • Leggere e utilizzare in maniera critica i risultati di ricerca, approfondendo gli aspetti attinenti le realtà e i problemi educativi della prima infanzia
  • Progettare un piano educativo generale rispondente alle domande educativo-formative del contesto, volto a favorire l’apprendimento e la socializzazione del bambino in cui includere attività motorie, attività espressive, racconto di fiabe, ecc.
  • Promuovere e sperimentare soluzioni e modelli innovativi di servizi e strumenti di lavoro
  • Partecipare a gruppi di lavoro composti da varie tipologie di professionisti (educatori, pedagogisti, psicologi, ecc.)
  • Attivare la rete territoriale composta dagli altri servizi educativi (in particolare curare il rapporto con la scuola per l’infanzia)

Definire nel dettaglio e organizzare attività educative, ricreative ed espressive

  • Cogliere i bisogni formativi dei bambini, con attenzione alle dimensioni personali e di gruppo, interpretandoli in chiave di progettualità educativo-didattica e di congruente gestione degli interventi, con la valorizzazione delle risorse disponibili
  • Elaborare in gruppo il progetto educativo del servizio organizzando ambiente e attività secondo criteri specifici (ad esempio gruppi di età omogenea)
  • Adeguare spazi e arredi alle esigenze evolutive dei bambini
  • Attrezzare gli spazi specifici per le diverse attività dei bambini prestando particolare attenzione ai momenti del sonno e del pasto
  • Organizzare il calendario delle iniziative (uscite, feste)

Accudire e curare i bambini

  • Curare l’igiene del bambino e educarlo gradualmente alla cura del proprio corpo
  • Curare l’alimentazione del bambino, educarlo all’autonomia nella scelta del cibo, nel rispetto delle abitudini familiari
  • Curare il bambino nella fase preparatoria al sonno e vigilare durante il riposo
  • Accudire il bambino in caso di primi sintomi di malattia e avvertire responsabile, genitore e/o medico se necessario

Educare i bambini

  • Accogliere i bambini all’entrata e suddividerli in piccoli gruppi
  • Curare l’inserimento graduale del bambino diventando una figura di riferimento
  • Osservare il bambino e il genitore nella fase di inserimento per coglierne caratteristiche, specificità e abitudini di vita e sostenerli nella fase del distacco
  • Sostenere il bambino nella sperimentazione e nelle nuove esperienze valorizzando le sue conquiste
  • Favorire la conquista dell’autonomia del bambino
  • Sostenere il percorso di costruzione identitaria del bambino
  • Promuovere il riconoscimento delle emozioni proprie del bambino e di quelle altrui
  • Favorire l’inserimento del bambino nel gruppo
  • Gestire piccoli gruppi di bambini

Monitorare e valutare l’andamento del percorso educativo individuale e di gruppo

  • Mettere a punto strumenti di monitoraggio e valutazione da utilizzare nel servizio (scheda di inserimento, scheda osservativa individuale, scheda di raccolta dati della sezione, diario individuale, diario, giornaliero, ecc.)
  • Documentare le attività al fine di promuovere una riflessione collegiale sulla congruenza con gli obiettivi iniziali
  • Verificare periodicamente congruenza tra modalità organizzative e finalità del servizio
  • Verificare periodicamente congruenza tra progetto educativo del nido e le modifiche della domanda

Gestire relazioni con familiari dei bambini

  • Promuovere la partecipazione dei genitori alla progettazione e gestione del servizio (incontri periodici dell’assemblea dei genitori e del comitato di gestione, relazione quotidiana)
  • Offrire e chiedere alla famiglia tutte le informazioni necessarie a favorire l’inserimento del bambino nel nido
  • Informare i genitori sull’andamento delle attività e sui progressi del bambino
  • Concordare con il genitore alimentazione e programmi per l’acquisizione delle autonomie
  • In caso di disagio o sofferenza del bambino sollecitare il genitore a chiedere l’intervento di specialisti e collaborare, seguendo le indicazioni, alla realizzazione di progetti personalizzati
  • Favorire le occasioni di scambio con i genitori sui problemi educativi
  • Informare i genitori sulla rete dei servizi e sul suo funzionamento
  • Organizzare incontri con tecnici e specialisti su temi di interesse generale
  • Fornire materiali e documentazione per l’approfondimento tematico

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

Conoscenze pedagogiche e didattiche

  • pedagogia generale (teorie pedagogiche e modelli educativi contemporanei, approcci teorici e professionali)
  • pedagogia dell’infanzia
  • pedagogia interculturale (interculturalità e gestione delle diversità nella relazione educativa)
  • pedagogia speciale (disabilità, disagio e devianza nella relazione educativa)
  • teorie e tecniche ludiche e dell’animazione (metodologie per l’educazione motoria ed espressiva, per l’animazione ed il gioco)
  • metodi e pratiche dell’intervento educativo (lettura, comprensione ed analisi della situazione educativa, metodologie specifiche di intervento)

 

Conoscenze psicologiche

  • psicologia della prima infanzia (principali teorie di riferimento dello sviluppo psicologico, costruzione e definizione dell’identità di genere, ,ecc.)
  • psicologia delle relazioni familiari (processi cognitivi, affettivi, sociali nel ciclo di vita, transizioni e compiti di sviluppo della vita familiare)

 

Conoscenze igienico-sanitarie

  • nipiologia (puericultura)
  • igiene pediatrica, prevenzione e cura delle malattie infantili
  • nozioni di pronto soccorso pediatrico e sicurezza

 

Conoscenze metodologiche e tecniche di progettazione e valutazione

  • tecniche di progettazione educativa (principi, strumenti e metodologie della progettazione, specificità del contesto educativo)
  • metodologia della ricerca sociale ed educativa (tecniche di osservazione, di analisi territoriale, di lettura dei dati e di progettazione educativa)
  • tecniche di osservazione del comportamento infantile in ambito educativo sistema di qualità del servizi (standard ed indicatori di riferimento per la valutazione della qualità)
  • teorie e tecniche della valutazione degli interventi educativi (principali dimensioni sottese ai processi valutativi, principali modelli di riferimento)
  • teorie e tecniche di monitoraggio dei servizi erogati (produzione di dati finalizzati all’informazione sull’andamento del servizio)

Conoscenze generali

Conoscenze sociologiche

  • sociologia della famiglia (diversità delle forme di famiglia nella società contemporanea in base a classi sociali, genere, etnie)
  • sociologia generale (aspetti socio-demografici, culturali, politici ed economici del territorio)

 

Conoscenze guridico – normative

  • normativa nazionale e regionale di settore: diritto di famiglia e infanzia
  • legislazione e sistema dei servizi per l’infanzia
  • politica sociale, legislazione socio-sanitaria e organizzazione dei servizi sociali (principali norme di riferimento, peculiarità organizzative dei servizi sociali)

 

Conoscenze metodologiche e tecniche per la gestione delle relazioni

  • teoria e tecniche di comunicazione interpersonale verbale e non verbale (ruoli, dimensioni e
  • fattori coinvolti)
  • counselling (principi, metodi e procedure per la diagnosi e il trattamento di disfunzioni fisiche e mentali)
  • tecniche di conduzione di gruppi (tipologie di gruppo, principali stili relazionali e comunicativi)
  • teorie e tecniche del lavoro di rete (prospettive sistemiche e integrazione)
  • funzioni e ruoli dell’educatore prima infanzia e degli altri operatori sociali

 

Conoscenze metodologiche e tecniche per la gestione delle informazioni e degli spazi

  • procedure amministrative (iter procedurali delle più comuni pratiche burocratiche sociali e sanitarie)
  • informatica (informazione e sua rappresentazione digitale, principali sistemi operativi, programmi di scrittura e calcolo)
  • elementi di etica professionale (rispetto del segreto professionale e della privacy)

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

Abilità di progettazione

  • utilizzare tecniche di costruzione di strumenti per l’analisi e la lettura dei dati
  • scegliere (se già esistenti) ed adattare tecniche di osservazione e di rilevazione dei bisogni in funzione dell’obiettivo da raggiungere (colloqui individuali e di gruppo, interviste, questionari…)
  • utilizzare tecniche di Project Management per collaborare alla pianificazione e alla  programmazione di interventi sul singolo utente e/o famiglia, di ricerca, di monitoraggio e valutazione
  • applicare metodologie di pianificazione e progettazione educativa
  • applicare metodologie di rilevazione dei bisogni educativi e non degli utenti (interpretazione dei dati raccolti)

 

Abilità igienico-sanitarie

  • applicare tecniche di promozione e prevenzione della salute
  • valutare lo stato di salute, identificare le modificazioni ed informare il responsabile, il genitore e/o il medico se necessario
  • applicare tecniche di primo soccorso
  • utilizzare tecniche per l’igiene e la pulizia del bambino (cambio biancheria e pannolino)
  • utilizzare tecniche per assistere il bambino nel vestirsi, mangiare, muoversi

 

Abilità di rapporto con i bambini e i genitori

  • utilizzare tecniche di gestione del momento dell’accoglienza (presentazione al genitore e al bambino dell’équipe, organizzazione della visita alla struttura…)
  • utilizzare tecniche di colloquio o di intervista approfondita al fine di acquisire dati sul pregresso educativo del bambino
  • utilizzare tecniche di comunicazione verbale e non verbale
  • applicare tecniche di gestione dei conflitti
  • utilizzare tecniche di animazione in ambito socio-educativo
  • applicare metodologie del gioco
  • applicare tecniche di sviluppo del pensiero creativo (attraverso il disegno, il gioco, il teatro, la manipolazione)
  • applicare tecniche di educazione espressiva
  • applicare tecniche di educazione motoria
  • applicare tecniche di gestione delle dinamiche di gruppo
  • applicare tecniche di counseling

 

Abilità di valutazione

  • applicare tecniche di documentazione, utilizzando diversi tipi di linguaggi, dei progetti educativi e delle esperienze didattiche in essi realizzati
  • applicare metodologie di monitoraggio e valutazione di interventi educativi
  • applicare diverse tecniche e strumenti di osservazione del comportamento infantile, garantendo rilevazioni di dati valide e attendibili

Abilità generali principali

Abilità di gestione delle informazioni

  • utilizzare tecniche per predisporre e compilare correttamente gli strumenti di monitoraggio e valutazione da utilizzare nel servizio (scheda di inserimento, scheda osservativa individuale, scheda di raccolta dati della sezione, diario individuale, diario, giornaliero, ecc.)
  • utilizzare tecniche per realizzare materiale illustrativo chiaro sulle iniziative e sui servizi erogati
  • utilizzare tecniche per organizzare la documentazione (integrare fonti ed informazioni diverse)
  • utilizzare tecniche di ricerca di dati/informazioni (utili non solo per il servizio specifico in cui si opera, ma più in generale per la cooperativa di appartenenza)

 

Abilità informatiche

  • utilizzare software di elaborazione di documenti (word) e navigazione su Internet
  • utilizzare software di elaborazione dei dati (access, excel, ecc.)

 

 

Abilità di organizzazione/gestionali

  • applicare tecniche di analisi organizzativa
  • utilizzare tecniche per adeguare la struttura (spazi, tempi, …) alle esigenze degli utenti
  • utilizzare tecniche di osservazione e di rilevazione dei bisogni (anche formativi) del gruppo di lavoro
  • utilizzare strumenti di programmazione e pianificazione delle attività (es. check list con per assegnazione dei compiti a  sé stessi e ad altri operatori)
  • applicare tecniche di analisi dei costi
  • applicare tecniche di fund raising
  • applicare tecniche di rendicontazione delle attività svolte

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Autocontrollo-Gestione dello stress

Autocontrollo-Gestione dello stressmantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste

Collaborazione-Cooperazione

lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse

Creatività

ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione

Orientamento al cliente/utente

anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso

Propensione all’ascolto e al dialogo

essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico

Valorizzazione degli altri

concorrere allo sviluppo delle persone, far emergere le esigenze di crescita dando rilievo alle abilità di ciascuno; favorire l'apprendimento e lo sviluppo a lungo termine con un appropriato livello di analisi dei bisogni, di riflessione, di impegno; facilitare l’assunzione di responsabilità dei collaboratori valorizzandone le potenzialità

Percorso formativo formale

Per esercitare la professione di EDUCATORE PER LA PRIMA INFANZIA attualmente è richiesto il possesso della laurea triennale in Scienze dell'Educazione (L19) con indirizzo specifico (acquisizione dei crediti formativi indicati nell'Allegato B del DM 378/18) o in alternativa possesso della laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria integrata da un corso di specializzazione per complessivi 60 cfu (i cui contenuti sono stabiliti dal DM 378/18).

Per iscriversi al Corso di Laurea ad accesso programmato in Scienze dell’Educazione è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado e un’adeguata preparazione iniziale nei campi della pedagogia, della psicologia e di cultura generale per superare il test di ammissione.

È preferibile che lo studente che si vuole iscrivere al corso di laurea abbia propensione al contatto umano, buona capacità al lavoro di gruppo, abilità ad analizzare e risolvere i problemi.

Dopo il primo anno propedeutico e comune anche a chi vuole diventare educatore professionale e formatore è necessario scegliere il curriculum Educazione nei nidi e nelle comunità infantili.

Percorso formativo consigliato

     

Come si sviluppa la carriera?

Dopo aver conseguito la laurea triennale in Scienze dell’Educazione è possibile accedere alla laurea magistrale in Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi. La laurea magistrale prevede due anni di studio che forniscono una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di responsabilità presso strutture educative pubbliche e private: progettazione e programmazione, gestione, coordinamento e valutazione.

Altra possibilità è quella di iscriversi alla laurea magistrale in Scienze Pedagogiche, al fine di specializzarsi in attività di ricerca educativa o coordinare équipe socio-psico-pedagogiche.

Dopo la laurea in Scienze dell’Educazione è inoltre possibile iscriversi a master di primo livello in ambito pedagogico.