Attività e competenze

Il DIRETTORE ARTISTICO deve essere in grado di:

ATTIVITA’

COMPETENZE

Elaborare le linee guida della programmazione artistica

  • comprendere gli obiettivi della committenza
  • individuare gli eventuali vincoli (in termini di risorse economiche, spazi disponibili, tempistiche da rispettare…)
  • coinvolgere l’organizzazione (regista, direttore di produzione…) nel processo di riflessione e scelte artistiche
  • definire gli obiettivi culturali, l’articolazione temporale e spaziale degli eventi

Definire le proposte di eventi e attività culturali

  • analizzare i gusti del pubblico
  • elaborare le proposte di eventi e attività culturali da realizzare
  • definire le risorse necessarie (economiche, professionali, organizzative)

Coinvolgere gli artist

  • aggiornarsi continuamente sulle nuove tendenze e sul lavoro degli altri soggetti del settore (teatri, festival, rassegne…)
  • visionare, valutare e selezionare gli artisti, le compagnie, gli spettacoli da proporre

Promuovere l’iniziativa

  • definire il contenuto della campagna promozionale
  • cercare le professionalità tecniche più adeguate
  • definire possibili sinergie con altri eventi culturali o Enti pubblici o soggetti privati che favoriscano la crescita dell’iniziativa

Supervisionare la realizzazione dell’iniziativa

  • seguire le prove e intervenire per garantire la coerenza tra quanto messo in scena e quanto si vuole comunicare
  • verificare che tutti gli aspetti, anche quelli più tecnici (sonoro, acustica, luci, riprese, scenografie…) siano come programmati

Quali conoscenze è necessario avere?

Conoscenze specialistiche

  • La nozione di performance e le sue declinazioni
  • Drammaturgia scenica
  • Animazione teatrale
  • Management e marketing delle attività culturali e dello spettacolo

Conoscenze generali

  • Storia contemporanea
  • Storia del cinema
  • Storia del teatro
  • Storia dell’arte contemporanea
  • Storia e fenomenologia delle arti performative e del cinema
  • Storia della musica
  • Elementi di psicologia della comunicazione
  • Elementi di comunicazione interpersonale
  • Forme e generi dello spettacolo radiotelevisivo

Che cosa deve saper fare?

Abilità specialistiche principali

  • comprendere i linguaggi artistici della performance contemporanea  
  • utilizzare diverse forme di regia
  • applicare tecniche di organizzazione del lavoro e coordinamento di gruppi di lavoro
  • applicare tecniche di analisi delle tendenze culturali
  • applicare tecniche di analisi delle sceneggiature

Abilità generali principali

  • applicare tecniche di scrittura critica cinematografica
  • definire e implementare un progetto culturale sostenibile
  • utilizzare tecniche di recitazione e dizione

Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?

Affidabilità

mostrare integrità ed essere responsabili di se stessi, agire eticamente, essere irreprensibili, costruire intorno a sé un clima di fiducia, ammettere i propri errori, rispettare gli impegni assunti

Creatività

ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione

Flessibilità-Adattabilità

modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi

Orientamento all’innovazione e al cambiamento

essere aperti a idee e approcci nuovi, saper individuare e cogliere le opportunità, non temere l’errore ma piuttosto viverlo come un’occasione di apprendimento e miglioramento

Valorizzazione degli altri

concorrere allo sviluppo delle persone, far emergere le esigenze di crescita dando rilievo alle abilità di ciascuno; favorire l'apprendimento e lo sviluppo a lungo termine con un appropriato livello di analisi dei bisogni, di riflessione, di impegno; facilitare l’assunzione di responsabilità dei collaboratori valorizzandone le potenzialità

Percorso formativo formale

Non esistono norme o leggi specifiche che regolano la professione, non sono richiesti titoli di studio specifici, abilitazioni, iscrizioni al albi o periodi minimi di pratica professionale obbligatori.

Percorso formativo consigliato

Non c’è una formazione specifica. Generalmente bisogna essere competenti nelle attività culturali che si è chiamate/i a dirigere, le quali possono però essere di svariati tipi - musicali, teatrali, cinematografiche, ecc.- e richiedere quindi una formazione di base poliedrica.

Le lauree più indicate sono quelle umanistiche. La formazione avviene tuttavia sul campo, anche se può rivelarsi utile aver frequentato il corso di Laurea in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) o in Scienze della Comunicazione.

Alla laurea può seguire una specializzazione di settore, avendo però una formazione di base che può permettere creatività, capacità di coordinamento e di organizzazione.

Come si sviluppa la carriera?

L’esperienza in questa professione è fondamentale. Le prime esperienze di lavoro spesso sono legate all’organizzazione di singole serate musicali o teatrali a livello più o meno amatoriale. Lo sviluppo della carriera è determinato dalla capacità di farsi conoscere nell’ambiente e di procurarsi occasioni per la direzione di teatri o eventi sempre più prestigiosi, con respiro regionale, nazionale o internazionale.