Quali sono le condizioni di lavoro?

Il grado di autonomia professionale del BIOLOGO e le possibilità di carriera variano in funzione dell’attività svolta.

Nel complesso, prevale l’attività libero professionale e di consulenza anche in ambiti di più recente interesse come la cosmesi, l’igiene degli alimenti, la sicurezza e la qualità, i beni culturali e la genetica forense.

L’accesso al pubblico impiego avviene con il superamento di un concorso.

Nelle società private inizialmente possono essere proposti contratti di collaborazione e solo in un secondo tempo un contratto a tempo indeterminato.

 

AZIENDE PRIVATE

I BIOLOGI operano spesso in stretto contatto sia con l'area della Produzione, per svolgere prove pratiche e sperimentazioni sugli impianti industriali e/o per verificare i miglioramenti dei prodotti e dei processi in fase di sperimentazione e con l'area di ingegneria e progettazione, per la costruzione di nuovi impianti e per lo sviluppo di progetti di modifica di quelli esistenti, necessari alla realizzazione dei progetti di ricerca.

I BIOLOGI, inoltre, possono svolgere un ruolo chiave all’interno dell’azienda, diventando consulenti per il sistema Qualità o nel settore della Sicurezza dei luoghi di lavoro e della valutazione del rischio biologico.

 

LABORATORI (pubblici o privati)

Molto importante è il tessuto di relazioni esterne al laboratorio, stabilite con Università e centri di eccellenza, per scambi scientifici sulle prospettive di sviluppo della ricerca nei campi di interesse dell'azienda.

Il BIOLOGO lavora per progetti e all’interno di un gruppo di ricerca, realizzando gran parte della sua attività in laboratorio e viaggiando in caso di convegni o progetti internazionali.

Nel caso in cui i laboratori di ricerca delle imprese più grandi e delle multinazionali non siano localizzati in territorio italiano può essere necessario trasferirsi all’estero o viaggiare frequentemente.

L’orario di lavoro è solitamente di 36-40 ore/settimana ed è spesso richiesta una certa flessibilità.

L'attività si svolge prevalentemente in laboratori dove è possibile essere esposti a sostanze chimiche e/o biologiche anche pericolose, pertanto deve conoscere e rispettare la normativa in materia di sicurezza, utilizzando correttamente gli appositi dispositivi di protezione individuale.

 

Inoltre, indipendentemente dal contesto in cui è occupato, il BIOLOGO può dover svolgere una parte del suo lavoro direttamente in campo (per l’osservazione, il campionamento, ecc.). In tal caso l’attività viene svolta all’esterno del laboratorio o dell’impresa, all’aperto in parchi e riserve naturali, giardini botanici, giardini zoologici, fiumi, laghi, etc.

 

Per lo svolgimento della sua attività utilizza strumenti da laboratorio, anche tecnologicamente complessi, apparecchiature per la misurazione, sostanze chimiche e biologiche, computer con programmi di videoscrittura e elaborazione statistica.