L’AVVOCATO è il professionista che si occupa di interpretare le norme giuridiche al fine di fornire consulenza e assistenza ai suoi clienti (cittadini, imprese, enti e organizzazioni). La sua attività può essere giudiziale (difesa e patrocinio di fronte a un giudice o ad un arbitro) e stragiudiziale (assistenza, consulenze, stesure di pareri, redazione di contratti, ecc).
L’AVVOCATO può anche rappresentare gli interessi e svolgere la propria attività per conto di enti ed amministrazioni pubbliche (come per esempio l'AVVOCATO dello Stato).
L'AVVOCATO può lavorare in:
Studio privato
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Imprese private
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Enti Pubblici
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L’AVVOCATO lavora come libero professionista, svolgendo la propria attività presso lo studio legale (in forma singola o associata) ricevendo clienti, fornendo consulenze, redigendo atti giudiziari e contrattuali. Svolge poi l’attività giudiziale nelle sedi competenti (uffici giudiziari) in proporzioni diverse anche in ragione dei settori di eventuale specializzazione (civile, penale, commerciale, amministrativo.
L’AVVOCATO può lavorare anche per le imprese private all’interno delle quali si occupa di redigere atti e contratti, di svolgere una funzione di mediatore cercando di conciliare le parti coinvolte in un contenzioso; in questo caso infatti si occupa soprattutto di fare gli interessi dell’azienda che rappresenta e di gestirne i rischi di tipo legale, costituendo l’interfaccia con gli studi professionali esterni. Per il divieto della legge professionale, però, l’avvocato in questo caso non può essere iscritto all’albo ne svolgere direttamente la difesa dell’azienda.
L’AVVOCATO può anche lavorare presso un Ente Pubblico, in seguito al superamento di uno specifico concorso.
L’AVVOCATO può altresì partecipare al concorso per le avvocature Pubbliche degli Enti locali nonché al concorso dell’Avvocatura dello Stato. In questo caso svolgono a tutti gli effetti il ruolo di legale dell’Ente al quale appartengono.
Per svolgere la professione di AVVOCATO è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Laurea Magistrale/Specialistica in Giurisprudenza
- aver sostenuto con continuità e diligenza 18 mesi di praticantato presso un avvocato abilitato (la pratica deve svolgersi nella città di residenza del praticante )
- essere in possesso del certificato di compiuta pratica rilasciato dal proprio Consiglio dell’Ordine
- aver superato l’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione forense che consente infine di iscriversi all’Albo degli Avvocati
Corsi di laurea a ciclo unico
E’ fondamentale saper utilizzare senza difficoltà gli strumenti informatici e conoscere la lingua inglese.
In alcuni studi legali è utile la conoscenza di una seconda lingua straniera in caso di rapporti con istituzioni comunitarie.
All'inizio gli avvocati incominciano la loro attività professionale presso studi gestiti da Avvocati con maggiore esperienza e maggiormente affermati. Dopo alcuni anni possono essere ammessi alla partnership dello studio (parziali proprietari dello studio) o aprire uno studio in proprio. Alcuni avvocati, dopo qualche anno di esperienza, possono utilizzare la loro professionalità e conoscenza giuridica per candidarsi a ricoprire posizioni amministrative e gestionali di aziende.