Dove lavora? Ambienti e organizzazione

L’ANTROPOLOGO CULTURALE può lavorare in:

Università e enti di ricerca pubblici e privati

Centri di ricerca e laboratori

Musei e centri espositivi, organizzazioni che si occupano di tutela del patrimonio culturale e ambientale

Musei etnografici, Musei culturali, ecomusei ad impatto locale, centri espositivi pubblici e privati

Organizzazioni operanti nell’ambito sociale, sanitario, culturale e giuridico

Centri culturali e interculturali, centri di etno-psichiatria, cooperative sociali, centri di accoglienza e centri aggregativi, Istituti sanitari pubblici e privati

Organizzazioni governative e non governative per la cooperazione allo sviluppo

Grandi Agenzie Internazionali (ONU, UNICEF, FAO, UNESCO, ecc.), ONG, Associazioni nazionali ed internazionali

Societa’ e settori operanti nel marketing e nel business development

Società di consulenza al management e al business, società di marketing, aziende private

UNIVERSITÀ E ENTI DI RICERCA PUBBLICI E PRIVATI

I contesti e le organizzazioni possono essere di diversa tipologia seppur generalmente legate a istituzioni quali le università o gli enti di ricerca pubblici.

MUSEI E CENTRI ESPOSITIVI, ORGANIZZAZIONI CHE SI OCCUPANO DI TUTELA E SALVAGUARDIA AMBIENTALE

Oltre ai musei tradizionali, sono qui incluse esperienze in piccoli musei diffusi a livello territoriale che salvaguardano e sviluppano le realtà locali. L’attenzione è sulla tutela e l’informazione in merito alle culture contemporanee e del passato. Sempre più spesso vi è un intreccio con organizzazioni (piccole e grandi) che si occupano di promozione e sviluppo turistico e del territorio.

ORGANIZZAZIONI OPERANTI NELL’AMBITO SOCIALE, SANITARIO, CULTURALE E GIURIDICO

Enti Pubblici e Privati attivi che operano a favore dei territori locali attraverso interventi socio – sanitari, socio- culturali e interculturali. Nell’ambito dell’Accoglienza Migranti, rifugiati e richiedenti asilo, ad esempio, l'ANTROPOLOGO CULTURALE opera negli sportelli informativi, nei servizi di accoglienza e di accompagnamento all’incontro con i servizi a favore dell’integrazione. In ambito giuridico collaborano al miglioramento delle conoscenze relative alla dimensione interculturale del diritto.

ORGANIZZAZIONI GOVERNATIVE E NON GOVERNATIVE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

L’ANTROPOLOGO CULTURALE può intervenire nello studio e nella lotta alla povertà, al disagio e ad altre problematiche di carattere socio culturale. L’ANTROPOLOGO CULTURALE può inoltre intervenire per la risoluzione di problemi quali la (ri)pianificazione urbana, l’accesso ai servizi socio-sanitari, l’educazione alimentare, la gestione dei processi migratori, l’individuazione di politiche di convivenza, le politiche di integrazione, ecc. (antropologia applicata).

SOCIETA’ E SETTORI OPERANTI NEL MARKETING E NEL BUSINESS DEVELOPMENT

Le teorie e i metodi dell’antropologia possono essere applicati all’analisi e alla risoluzione di problemi organizzativi. Alcune aziende ritengono che il profilo dell’ANTROPOLOGO CULTURALE sia adatto a realizzare attività di ricerca di mercato, di analisi delle caratteristiche dei clienti, dei consumers, dei comportamenti legati all’acquisto.

Ai laureati in Antropologia Culturale e Etnologia è inoltre consentito l’accesso a classi di concorso utili per l'insegnamento di alcune materie (Letterarie, Storia e Filosofia, Scienze umane, Geografia). Per avere un quadro aggiornato si consiglia di consultare il sito del MIUR.