Attività e competenze
L’ANTROPOLOGO CULTURALE deve essere in grado di:
ATTIVITA' | COMPETENZE |
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Elaborazione e gestione di un processo di ricerca |
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Gestione di progetti di conservazione, tutela e sviluppo del patrimonio culturale e ambientale |
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Elaborazione e gestione di progetti di intervento sociale , culturale e sanitario |
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Gestione di processi organizzativi, di management development e di marketing |
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Quali conoscenze è necessario avere?
Conoscenze specialistiche
- antropologia culturale
- antropologia sociale
- etnologia
- metodologie etnografiche
- antropologia medica e psicologica,
- antropologia visiva,
- antropologia della contemporaneità
- etno – musicologia
- antropologia museale
- geografia areale specifica e relative competenze linguistiche
Conoscenze generali
- storia
- geografia
- due lingue oltre la propria (inglese/ francese/spagnolo e/o una lingua extraeuropea)
- normative in materia di immigrazione e asilo
- normative in materia di funzionamento dei servizi al cittadino
Che cosa deve saper fare?
Abilità specialistiche principali
- applicare tecniche di ricerca etnografica
- produrre documentazione (scritta, sonora, visiva)
Abilità generali principali
- applicare tecniche di analisi ed elaborazione dati quantitativi e qualitativi
- applicare tecniche di scrittura ed elaborazione testi
- applicare tecniche di progettazione (format nazionali, europei, internazionali)
- applicare tecniche di monitoraggio risorse e avanzamento lavori di progetto
- applicare tecniche di team management
Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare?
Collaborazione-Cooperazione
lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse
Creatività
ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione
Flessibilità-Adattabilità
modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi
Pensiero concettuale
riconoscere modelli astratti o rapporti fra situazioni complesse, definendo problemi anche mediante l’uso di metafore e analogie; ricomporre idee, questioni e osservazioni in concetti; identificare aspetti chiave di situazioni complesse
Propensione all’ascolto e al dialogo
essere disponibili all’ascolto e all’interazione col pubblico
Percorso formativo formale
Non esiste un percorso formale richiesto da normativa di settore.
Percorso formativo consigliato
Per chi si orienta all’ambito della tutela del patrimonio culturale demoetnoantropologico esistono scuole di specializzazione specifiche.
Come si sviluppa la carriera?
Lo sviluppo della carriera è spesso legato all’ambito lavorativo. In generale si passa da primi ruoli di assistenza e partecipazione ai progetti per poi gradualmente acquisire maggiori responsabilità decisionali e spostarsi quindi verso ruoli di progettazione e monitoraggio.
Nel caso di enti pubblici la progressione di carriera è regolata dalle classi concorsuali e dai contratti collettivi nazionali.